martedì 23 agosto 2011

La Notte Bianca a San Giorgio del Sannio: e se avessimo evitato un tale spreco di risorse pubbliche?

Anche per quest’anno è calato il sipario sulla Notte Bianca sangiorgese, o, meglio la sua IV edizione si è consumata (perché è di questo che si tratta, di “consumare”) tra suoni e frastuoni di “orgiastica” memoria.

Non vogliamo sempre assumere toni di critica né tanto meno vogliamo fare i moralisti ad ogni costo, tuttavia, una riflessione sul tema ci sia consentito farla.

Partiamo dal concetto che le manifestazioni, nell’accezione di spettacolo destinato a un vasto pubblico, esistono da quando esiste l’uomo ed hanno sempre avuto scaturigini di carattere religioso.

Ad esempio, tornando un po’ indietro nel tempo, un evento comparabile non certo con le finalità ma sicuramente negli esiti con la Notte Bianca, può essere identificato nella festività romana dei Saturnali.

I Saturnali, che duravano sei o sette giorni, si svolgevano nel mese di dicembre per onorare appunto Saturno affinché proteggesse i campi seminati e salutavano l’inizio del nuovo sole.

Era questa una festa straordinaria, con banchetti, canti e balli tutti a spese dello stato romano, ma soprattutto durante questa festa veniva sovvertito l’ordine sociale e le regole si azzeravano, tant’ è che gli schiavi diventavano uomini liberi, e con loro, volentieri, le matrone romane si accompagnavano tutta la notte, conferendo, così, nel tempo, anche connotazioni licenziose ed orgiastiche ai festeggiamenti,

Ma noi, ci chiediamo, oggi, in questo agosto di profonda crisi economica ed istituzionale che ci attanaglia, cosa abbiamo da festeggiare?

Non che i cittadini debbano piangersi addosso tutti i giorni e non abbiano diritto a momenti di svago e di relax, tuttavia, in un momento storico in cui la manovra economica proposta dal Governo vuole fare cassa attraverso l’ eliminazione di una parte delle Province e dei piccoli Comuni, attraverso la riduzione delle pensioni e la reintroduzione dei ticket sanitari, non ci pare opportuno che l’Amministrazione Comunale nonché la Provincia di Benevento, quella stessa che sembra destinata a sparire, eroghino un sostanzioso contributo (l’anno scorso quello della Provincia è stato di 25.00 euro!) solo per una notte di grande abbuffata!

In buona sostanza, quindi, noi non abbiamo intenzione di contestare l’opportunità o meno di dare vita alla Notte Bianca, noi contestiamo, per essere chiari, lo sperpero di tanto danaro pubblico per un solo evento, mettiamo in discussione il criterio, vogliamo dare efficienza alle priorità!

A tale proposito, sarebbe interessante per noi ed istruttivo per i nostri amministratori, conoscere, ad es., quanto hanno speso i Comuni a noi vicini di Calvi e S Nazzaro, che hanno offerto e ai propri cittadini, un programma di manifestazioni estive ampio e variegato, nonché dilazionato nel corso di tutto il periodo estivo, e che ha interessato, in maniera diversificata, i cittadini di tutte le età e di tutti i quartieri.

Per noi amministrare vuol dire prevedere e provvedere ai bisogni dei cittadini, in tutte le epoche e nelle stesse epoche in tempi diversi. Ecco perché siamo contro tutte le forme di spreco, che si identifichino nella notte bianca o nei monumenti inutili, nella pubblicazione di libri autoreferenziali e che nessuno legge o nelle mostre e nei convegni cui a stento partecipano i parenti degli espositori e dei relatori!

Quello che noi manifestiamo a gran voce ai nostri amministratori è l’esistenza di una parte di popolazione che pretende sobrietà nella gestione della cosa pubblica e che, rispetto al circo di una sola notte, preferirebbe che il Comune di San Giorgio del Sannio si caratterizzasse per 365 giorni di legalità, trasparenza, partecipazione, cultura, sostenibilità ambientale…l’acquisizione di queste caratteriste, secondo noi, è l’unico vero, reale e concreto volano di sviluppo a 360° per il nostro territorio, non certo le presunte 50.000 persone che sono state a San Giorgio solo per qualche ora e che, se tutto va bene, ci torneranno, forse, l’anno prossimo!

.

giovedì 11 agosto 2011

Abbiamo chiuso col Consigliere Castaldo, ricominciamo dal Consigliere Castaldo

(Relativamente alla proposta di istituire un Osservatorio sul Bene Comune san Giorgio del Sannio)
Letta la controreplica del Consigliere Castaldo, laconica e inadeguata, ci viene spontaneo rispondere: caro Castaldo, non giochiamo a rimpiattino!!!

E’ venuto il momento di dire le cose come stanno, non nel merito dell’argomento specifico dell’Osservatorio sul Bene Comune bensì relativamente al metodo, al modus operandi di un consigliere comunale di minoranza.

Già dall’analisi del voto, immediatamente successiva alle elezioni comunali, la lettura dei dati, fatta con un minimo di intelligenza, rivelava in maniera quasi indiscutibile quelli che erano possibili accordi preelettorali tra maggioranza e liste di opposizione.

Non abbiamo intenzione di accusare nessuno, è ovvio, ma mettiamo sul piatto della bilancia i fatti: nella lista Liberamente, con capolista Maurizio Genito, sono risultati eletti il nipote del sindaco uscente, Dario Nardone, e il capolista, già consigliere e assessore nella precedente maggioranza. Più o meno contestualmente, poi, sono arrivati a San Giorgio del Sannio i profughi africani che sono stati alloggiati proprio nel Centro Padre Pio di proprietà di Genito.

Nella lista Nuova San Giorgio, fin da subito e a più riprese, invece, si è evidenziato lo scollamento tra il gruppo tutto e chi, come Castaldo, si candidava a pacificatore della politica sangiorgese. Da qui comizi e discorsi sull’importanza della famiglia, della solidarietà, dei valori … appare di semplice lettura che il modo più semplice per realizzare questo progetto di francescana memoria sembra proprio essere quello di mettersi a favore della maggioranza, magari dall’interno.

Il capolista, l’amico Giovino Carpenella, già AN, già FLI, e per sua ammissione “in attesa di ulteriore nuova collocazione”, poi, sembrerebbe, ad una prima, e mi auguro superficiale lettura, miri semplicemente a “sostituire” il trombato Franco Cuomo, che, lo ricordo a me stessa e ai cittadini, è stato anche lui parte della maggioranza pur rappresentando un’anima profondamente diversa da essa.

Appare di ogni evidenza, quindi, che in questa situazione a san Giorgio del Sannio non esiste la minoranza.

La Rete delle Rose Rosse, che da sempre mira a dare voce e spazio ai cittadini tutti, in particolar modo a quelli non rappresentati, prima di intraprendere iniziative autonome e non concordate con alcuno a tutela dei cittadini stessi, chiede che venga in maniera pubblica e non tacita, acclarato da parte dei consiglieri di minoranza Carpenella e Castaldo, quanto segue:

- Il Laboratorio Civico Nuova San Siorgio, sorto per favorire la partecipazione dei cittadini, e da cui è scaturita la lista Nuova San Giorgio , di cui io stessa ho fatto parte, come dichiarato in tutti i comizi da Carpenella candidato sindaco, avrebbe dovuto nel corso del quinquennio di legislatura continuare il proprio lavoro in modo da portare in consiglio comunale le istanze dei cittadini discusse all’interno del Laboratorio stesso.

Viene facile pensare che le iniziative degli stessi consiglieri comunali, a laboratorio civico esistente, dovrebbero derivare da una precedente discussione ed analisi fatta all’interno del laboratorio.

Se così non è, come nel caso ultimo della proposta di Castaldo sull’Osservatorio sul Bene Comune non cordata e di cui nessuno sapeva niente, i consiglieri Castaldo e Carpenella HANNO IL DOVERE di dichiarare conclusa l’attività del laboratorio o comunque di chiamarsene fuori e dare la possibilità a tutti quanti hanno partecipato e collaborato al Laboratorio di autodeterminarsi e di agire in nome e per conto proprio o dell’associazione che rappresentano sempre in difesa e a tutela dei cittadini.

E nessuno venga poi a dirci che la nostra è una polemica sterile!

Non siamo alla ricerca di spazi di visibilità né ci interessa la polemica in senso stretto ma vogliamo come sempre fatto finora fare chiarezza anche alla luce dei tanti problemi che sembrano di respiro nazionale ma che coinvolgeranno ben presto anche la nostra piccola comunità, dal federalismo alle incombenze dell’ultima manovra finanziaria, alle problematiche relative ai rifiuti e alla vivibilità, e ai tanti altri balzelli che costeranno lacrime e sangue alla comunità.


.

Ricominciamo!!!