venerdì 29 ottobre 2010

La Rete Rose Rosse gioisce per la lieta conclusione della storia della Scuola Elementare S.Giacomo e dei soffitti gocciolanti

Sin dal primo giorno del nuovo anno scolastico, mi sono occupata, nel mio duplice ruolo di Responsabile regionale della Rete Rose Rosse e di Responsabile del Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio, nell’ambito del monitoraggio delle attività delle amministrazioni locali su tutto il territorio regionale e sannita, delle condizioni di sicurezza e igiene dell’edificio della Scuola Elementare San Giacomo di San Martino Sannita, la scuola dei miei figli.

Ripetuti sono stati i miei interventi presso il Comune di San Martino Sannita, proprietario dell’immobile, e presso la Direzione Scolastica, interventi in cui sollecitavo la verifica delle condizioni di sicurezza e di igiene dell’immobile, alla luce di pregresse e continuate infiltrazioni d’acqua piovana dai soffitti di alcune aule.

Dopo numerosi scambi di lettere e una riunione con la Dirigente Scolastica, il Responsabile di Prevenzione e Sicurezza della Scuola ed il Sindaco nonché un’ulteriore riunione allargata alle famiglie degli alunni, alcuni genitori, forse sobillati o male informati, mi hanno perfino insultato, contestandomi un’ eccessiva enfatizzazione del problema infiltrazioni nonché una sorta di procurato allarme, da me, invece, mai neanche ipotizzato nelle lettere che ho scritto ai soggetti competenti (e qui vale il motto “verba volant, scripta manent”) .

FINALMENTE

a dimostrazione che le mie non erano fisime personali o interventi pseudo - politici, contro o a favore di alcuno, e a rafforzare il detto che “il tempo è sempre galantuomo”, è di oggi (28/10/2010) l’affissione all’albo della Scuola delle comunicazioni ufficiali da parte del Comune e della Direzione Scolastica relative all’avvio immediatodi lavori di somma urgenza” al tetto della Scuola San Giacomo.

Lavori che, lo ricordo, durante la riunione con le famiglie degli alunni, erano stati definiti dal Sindaco come non urgenti e per i quali, comunque, non vi erano sufficienti fondi disponibili.

La Rete delle Rose Rosse ed il Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio, nel gioire per la soluzione ai problemi segnalati, fanno le seguenti considerazioni:

■ Solo chi non combatte non vince! E’ vero che, a volte, si perdono delle battaglie (e mi riferisco alle offese personali e gratuite che ho ricevuto in assemblea e al travisamento artato delle problematiche da me segnalate) ma alla fine le verità vengono sempre a galla come i nodi al pettine.
■E’ inutile dire che la Rete delle Rose Rosse non ne fa, ovviamente, una questione personale, tant’è che, anche attraverso questa nota, formalmente ringrazia l’Amministrazione Comunale di San Martino Sannita per la risoluzione del problema e per l’attenzione data alle mie segnalazioni in merito.
■ Infine, ma qui entro nel campo nella pura utopia, la sottoscritta, questa volta a titolo personale in quanto mamma, potrebbe legittimamente aspettarsi un po’ di scuse e qualche grazie per averci messo, unica e sola, la faccia in questa battaglia, con l’unico scopo di salvaguardare il benessere dei nostri bambini all’interno della comunità scolastica.

Rassegna Stampa
BCR Magazine
Gazzetta di Benevento
Il Sannita
Corriere del Sannio
Lunaset
ElletiWeb

martedì 26 ottobre 2010

e oggi nelle aule pioveva ancora...

due settimane fa il Sindaco di San Martino Sannita aveva dato l'appuntamento a dopo 7 giorni per riparlarne ma a tutt'oggi non c'è stata alcuna novità...nessuna convocazione e nessun lavoro svolto, solo e ancora pioggia ed umidità per i bambini...

giovedì 21 ottobre 2010

E' stato presentato ieri 20/10/2010 un DDL bipartisan per l'introduzione della FTT

Avevamo parlato qui della proposta di Francia e Spagna di introdurre una mini tassa (pari allo 0,05% del valore di ogni transazione) sulle transazioni finanziarie, con la possibilità di ottenere su scala mondiale fino a 655 miliardi di dollari l'anno per le politiche sociali nel Nord e nel Sud del mondo.

Ieri anche l'Italia si è mostrata in linea con questa volontà attraverso la presentazione di una proposta di legge per l'Istituzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie in favore di interventi di solidarietà nazionale e internazionale.

Si tratta di una proposta di legge bipartisan, nata d'iniziativa dei deputati Sarubbi, Zacchera, Evangelisti, Angela Napoli, Barbi, Bossa, Di Stanislao, Renato Farina, Gasbarra, Gozi, Mogherini Rebesani, Murer, Pedoto, Pezzotta, Touadi.
Il ddl (n. C.3740) è sostenuto da parlamentari di tutti gli schieramenti ad eccezione della Lega Nord ed è possibile monitorarne lo sviluppo su Openpolis.

Sul sito della webtv del parlamento, è possibile vedere il video della conferenza stampa di presentazione.

Sul sito del relatore, On. Sarubbi, vi è un commento alla presentazione e il riferimento alla campagna Zerozerocinque.

mercoledì 20 ottobre 2010

Secondo il dirigente vicario dell’U. S. P. di Benevento, Vittorio Masone, siamo in piena emergenza educativa!!!

“I ricorrenti episodi di intollerante vandalismo – ha scritto Masone - che hanno contraddistinto la vita scolastica di questi ultimi giorni, ci impongono un'attenta e più efficace riflessione sulle motivazioni che spingono i nostri ragazzi e la nostre ragazze ad assumere comportamenti lesivi di se stessi e delle comunità cui appartengono.

So bene che la scuola sannita da lungo tempo è impegnata a prevenire le situazioni di disagio e di insuccesso formativo più evidenti, ma, probabilmente, sotto la punta dell'icerberg che appare vi è un sommerso esteso e inimmaginabile. Sicuramente siamo di fronte a problemi complessi che non appartengono solo alla scuola ma a tutta la società. Occorre ritrovare quelle chiavi di lettura che aprano a nuovi parametri interpretativi della realtà che i giovani vivono. Forse non bastano quelli ai quali siamo abituati, forse occorre aprire canali dialogici autentici, privi di spettacolarizzazione e forti dell'esercizio dell'ascolto tra tutte le componenti Scolastiche”.

“Ci sono certamente ragioni soggettive – ha aggiunto il dirigente - che toccano la condizione di molti dei nostri ragazzi: disagio, situazioni familiari, emarginazione sociale, impossibilità a reggere le frustrazioni e gli insuccessi; ma vi sono contestualmente ragioni oggettive che ineriscono la sfera dell'educazione e della formazione: limiti e insufficienze del sistema scolastico, assenza di un reale coinvolgimento delle famiglie, spesso troppo indifferenti o troppo presenti; soprattutto si percepisce un eccesso di soggettivismo etico che si esprime attraverso un' immediata soddisfazione del sè, senza comprendere il senso e le conseguenze delle azioni che si intendono commettere.

Spesso non c'è la percezione della gravità delle azioni che si vanno a compiere, spesso manca la certezza delle regole, e in questo ‘mancare’ si inserisce l'aggressività di pochi e di chi vorrebbe instaurare una nuova dialettica della contestazione. Ai giovani è dato contestare, all'adulto incanalare, guidare e orientare le energie anche quelle distruttive , in energie costruttrici.

Siamo davvero di fronte ad un’emergenza educativa, come sostenuto da molti? La risposta è oggettivamente sì: l'emergenza educativa esiste. Su questo sarebbe opportuno confrontarsi e attivare un quadro di relazioni possibili tra sottosistemi diversi: giovani, scuola, famiglia e istituzioni. E' in questa cornice che vanno inseriti i nostri interventi educativi, decisamente orientati a coinvolgere concretamente ragazzi e adolescenti nelle decisioni che li riguardano e aprire la scuola alla collaborazione e partecipazione attiva dei genitori, a diffondere i valori e la pratica della morale tra i giovani nella scuola e fuori di essa, a diffondere la cultura della progettualità condivisa in piena sintonia con i bisogni e le aspettative di ciascuno”.

Masone ha poi auspicato “momenti di promozione delle attività di orientamento finalizzate a far acquisire agli studenti la consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri interessi rapportati alle opportunità di studio, ricerca e lavoro. Non mancherà il nostro sostegno, del personale docente e Ata nella promozione dell’acquisizione da parte degli studenti di corretti stili di vita e l’osservanza delle regole scolastiche, in rapporto anche alle responsabilità di ordine patrimoniale a cui ciascuno è chiamato a rispondere in conseguenza delle proprie azioni.

Si confida nell’impegno e nella grande sensibilità di tutti i ragazzi affinché, adeguatamente sostenuti, nell’ambito delle proprie iniziative, possano contribuire a isolare le intemperanze che sfociano in atti di vandalismo”.

(da Il Quaderno)

martedì 19 ottobre 2010

Il colibrì e la legalità

Diceva don Puglisi che la mafia non sono i mafiosi ma è la MENTALITA' MAFIOSA ovvero quella ideologia disposta a vendere la propria dignità per soldi ...o per qualsiasi altra cosa aggiungo io: il posto, un favore personale, la pensione di invalidità, la multa da levare, la licenza edilizia...
La mentalità mafiosa consiste nella presunzione di fare qualcosa non perché è un diritto ma perché è un privilegio.
E allora, la lotta contro la mafia non è solo combattere i mafiosi e assicurarli alle patrie galere, bensì sta nella volontà che ogni cittadino deve avere di rompere i legami con coloro che dovrebbero rappresentare lo Stato ed essere contro la mentalità mafiosa ma che, invece, dicono «ci penso io, quel favore te lo faccio io, il lavoro te lo trovo io, ma poi mi devi dare qualcosa in cambio", il voto magari!!!

E quando, magari in campagna elettorale, ci capita di incontrare queste persone pensiamo per un attimo alla famosa frase di J.F. Kennedy : «Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.»

Quello che possiamo fare noi per il nostro paese, inteso sia come microcosmo cittadino sia come macrocosmo nazione, è lottare quotidianamente contro la mentalità mafiosa che sta condannando la democrazia a morte certa; lottare contro la strategia della distrazione che allontana l’attenzione della gente dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti; lottare contro la scuola della mediocrità, voluta e realizzata nella mediocrità per fare in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori; lottare contro chi fa della delega agli altri uno stile di vita; lottare contro chi dice sempre che non è compito suo; partecipare alla vita sociale e politica nel rispetto dei propri diritti e dei propri doveri; considerare la propria azione sociale e civile, anche se piccola, importantissima e determinante per costruire la comunità paese, la grande casa comune che è lo Stato.

E’ di oggi il grido del neo presedente della Corte dei Conti, Giampaolino, contro la corruzione dilagante rispetto alla quale la Corte dei conti stessa, un’istituzione di garanzia posta a controllo del corretto uso delle risorse pubbliche, è messa a dura prova…
Che dire a riguardo?

La prima cosa che mi viene in mente è la più semplice, una domanda che, probabilmente, si pongono tutti i cittadini quando leggono le notizie sui giornali: “ma cosa mai posso fare io, che sono uno solo, per provare a risolvere il problema?”

Altrettanto semplice, quasi disarmantemente semplice, è la mia risposta, che mutuo da una leggenda che ho letto da qualche parte.
Un giorno ci fu un grande incendio in un bosco e tutti i suoi abitanti cominciarono a scappare impauriti perché tutte le tane, i nidi e gli alberi erano ormai bruciati. L’unico che tornò indietro con il becco pieno d’acqua era un piccolo colibrì, che voleva andare a spegnere l’incendio. Il leone allora gli disse: “ma cosa credi di fare così piccolo e con così poca acqua contro un tale incendio?” “forse –rispose il colibrì, non riuscirò a spegnere l’incendio, ma di sicuro avrò fatto la mia parte!”.

sabato 16 ottobre 2010

Dopo un'assemblea priva di risposte....la mia risposta sull'assemblea

La strategia della distrazione ovvero come parlare di tutto tranne che delle infiltrazioni dal tetto della Scuola!!!

Giovedì, durante l’assemblea dei genitori, insieme anche al Sindaco, alla Dirigente Scolastica e alla Responsabile del Plesso, per chiarire la vicenda delle infiltrazioni d’acqua dal tetto della Scuola Elementare San Giacomo di San Martino Sannita ho avuto la testimonianza diretta della veridicità della teoria di un grande, forse il più grande, teorico della comunicazione, Noam Chomsky, la teoria della “strategia delle distrazione”.

La “strategia della distrazione” è il primo dei dieci principi individuati da Chomsky nei suoi studi relativi alle metodologie usate dalle grandi lobbies (politici, imprenditori, pubblicitari, etc) per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica.
Tale strategia è definita da Chomsky come l’elemento primordiale del controllo sociale e consiste nel deviare l’attenzione delle persone dai problemi importanti dando loro continue distrazioni e informazioni insignificanti.

Il punto principale di questa strategia, quindi, è mantenere la gente occupata, senza nessun tempo per pensare.

Detto questo, mi corre l’obbligo di raccontare brevissimamente cosa è successo:

il primo intervento, quello della Dirigente scolastica, dopo una breve parentesi sul rapporto di fiducia che deve esserci sempre tra Scuola e famiglie, ha confermato che il soffitto di un’aula ha delle perdite e presenta macchie di umidità, che è stato fatto un primo intervento d’urgenza da parte di alcuni operai del Comune ma che, il giorno dopo, le infiltrazioni si erano presentate anche in un’altra aula.

Il secondo intervento, quello del Responsabile Prevenzione e Sicurezza della Scuola ha dato esclusivamente informazioni relative al Decreto 81 del 9 aprile del 2008 che è la legge cui fare riferimento per l’argomento sicurezza nelle scuole.

Il terzo intervento, quello del Sindaco, ci ha fornito informazioni sulla stabilità e staticità della scuola e sulla sua resistenza ai sismi nella prima parte, per incentrarsi, poi, solo ed esclusivamente su una persona che con lettere, articoli di stampa e volantini distribuiti ai genitori avrebbe fatto allarmare la popolazione.
Dal momento che l’unica persona che aveva scritto lettere e un articolo sulla stampa nonché distribuito un volantino informativo ai genitori, sono io, ho ritenuto opportuno intervenire affermando a gran voce che io non avevo mai parlato di pericoli imminenti bensì avevo solo chiesto informazioni, chiarimenti e verifiche sulle condizioni del tetto, dal momento che già l’anno scorso si era presentata la stessa problematica.

Da lì ha preso vita il “dagli all’untore” e sono volate parole di accusa nei miei confronti per aver fortemente intimorito le persone.

L’incontro si è concluso di lì a poco, con un appuntamento di massima per la prossima settimana per verificare se nella scuola ci piove ancora oppure no.
Ora, dopo due giorni e a mente fredda, mi viene spontaneo chiedermi: ma non ci eravamo riuniti per capire se nella scuola c’erano veramente delle infiltrazioni, se è legittimo che i bambini continuino a far lezioni in ambienti umidi, quali provvedimenti è necessario prendere per ovviare a questa situazione e soprattutto chi li debba prendere?
A tutte queste domande non è stata data risposta.

La strategia della distrazione, evidentemente, colpisce ancora!!!

mercoledì 13 ottobre 2010

E' necessario il ripristino di adeguate condizioni igienico sanitarie per lo svolgimento delle lezioni nella Scuola Elementare San Giacomo

Spett. le Sindaco di San Martino Sannita, Ing. Angelo Ciampi
Spett. le Ass. Pubblica Istruzione, Sig. Anna De Bellis
Spett. le Dirig. Scol. Ist. Onnicompr. di Calvi, dott.ssa M. L. Fusco,

OGGETTO: Formale richiesta di non svolgere le lezioni nell’aula del Plesso Scolastico San Giacomo di San Martino Sannita nella quale da due giorni si sono manifestate ampie macchie di umidità nonché una perdita diretta d’acqua - Richiesta di immediato ed urgente ripristino delle condizioni di salubrità igienico sanitarie per lo svolgimento delle lezioni nel Plesso Scolastico San Giacomo - Richiesta di convocazione di un Consiglio di istituto urgente e straordinario, aperto ai genitori e ai rappresentanti dell’ amministrazione comunale, per discutere pubblicamente delle condizioni igienico sanitarie in cui si svolgono le lezioni presso il Plesso Scolastico San Giacomo

La sottoscritta Elvira Santaniello, genitore di due bambini che frequentano la Scuola Elementare San Giacomo nonché Responsabile per la Campania della Rete delle Rose Rosse e Responsabile del Presidio di Legalità e Giustizia della Rete delle Rose Rosse di San Giorgio del Sannio,



VISTO
• che le prime piogge dell’autunno hanno determino il ripresentarsi di macchie di umidità e di perdite d’acqua dal soffitto, in particolare nell’aula della classe II elementare del Plesso scolastico San Giacomo di San Martino Sannita (Bn)
• che tale situazione di insalubrità degli ambienti scolastici è stata già più volte segnalata e all’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’immobile, e alla Dirigente Scolastica
• che è stata data comunicazione ai genitori e personale scolastico attraverso una lettera affissa in bacheca (prot. N. 2805/S/26) del fatto che “ cit. : nei mesi di febbraio /marzo 2010 l’Amministrazione Comunale aveva provveduto a sostituire le tegole rotte, causa dell’infiltrazione dell’acqua piovana” e che “cit. : in seguito alla richiesta della Dirigente Scolastica in data 20/07/2010 prot. N. 2341/A23….l’Amministrazione Comunale ha provveduto a sostituire le mattonelle solevate e a tinteggiare le aule”,
• che a tutt’oggi, in particolare nell’ultima aula a sinistra, l’aula della classe II elementare, vi sono evidenti e grosse macchie di umidità ed una perdita di acqua dal soffitto

CHIEDE

• che nell’aula della classe II elementare non vengano svolte le lezioni a causa della palese insalubrità igienico sanitaria dell’ambiente
• che vengano effettuate verifiche urgenti nonché i conseguenti lavori per il ripristino delle condizioni igienico sanitarie opportune per un adeguato svolgimento delle lezioni all’interno di tutte le aule
• che si verifichi l’opportunità di consentire il regolare proseguimento del percorso didattico della classe II elementare nella sala mensa (come da ieri si sta facendo) dal momento che, innanzitutto, la sala mensa è molto grande e quindi è più fredda di un’aula di normali dimensioni e poi perché in quella stessa sala vi verrebbero a svolgere senza discontinuità prima un certo numero di ore di lezione per la classe II elementare, poi il servizio mensa per tutta la popolazione scolastica e poi di nuovo altre ore di lezione, con evidenti perdite di tempo scolastico per le necessarie operazioni di pulizia dell’ambiente ed in una condizione che, francamente, sembra essere non ottimale
• che venga convocato con urgenza un Consiglio d’Istituto straordinario, aperto ai genitori, al personale e ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, per discutere pubblicamente di questa problematica e delle iniziative da intraprendere per la risoluzione del problema in atto.

Nella certezza che i punti in oggetto verranno prontamente analizzati e che verranno date le opportune risposte nei tempi previsti dalla legge, si porgono distinti saluti.

Elvira Santaniello

martedì 12 ottobre 2010

La scuola primaria San Giacomo di San Martino Sannita (Bn) fa acqua da tutte le parti!!!

Non è nemmeno iniziato l'inverno, non sono nemmeno iniziate le classiche giornate invernali uggiose e piovose ma già gli effetti negativi dei primi temporali sul tetto malandato della Scuola Primaria di San Martino Sannita (Bn) si fanno sentire.

E' bastata una nottata di pioggia ininterrotta perchè i bambini, al loro ingresso a scuola, ieri e oggi trovassero nelle aule i soffitti bagnati e la pioggia che scendeva giù, in alcuni casi copiosamente tanto che oggi le maestre si sono viste costrette a far spostare la scolaresca della classe II in un'altra aula.

Far spostare la scolaresca...ma stiamo scherzando?

Se già da ieri il gocciolamento era costante, come mai oggi i bambini sono entrati in aula ed hanno fatto lezione sotto la pioggia?
Non sarebbe stato forse il caso di sospendere le lezioni o forse è considerato normale fare lezione accompagnati dal gocciolio dell'acqua nei secchi?

E', dunque, da considerarsi assolutamente leggittima la protesta di alcune mamme che, nonostante il veto della Responsabile di Plesso ad entrare nella scuola, hanno voluto verificare di persona cosa stesse accadendo ed hanno minacciato di non portare i propri figli a scuola domani.

Non è altrettanto legittimo il fatto che di questa vibrata protesta dei genitori la dirigente non sia stata subito messa al corrente (lei stessa mi ha dichiarato al telefono che non ne sapeva nulla e che avrenbbe subito contattato il personale per avere notizie) e che, invece, sia venuta a conoscenza dell'accaduto solo quando, verso le 14.00 di oggi, io stessa l'ho chiamata per sapere se fossero stati presi eventuali provvedimenti straordinari per il proseguimento delle lezioni presso la scuola San Giacomo.
A questo riguardo, la Dott.ssa Fusco, nella telefonata di oggi pomeriggio, mi ha detto che, fino a contrordine dell'ultimo minuto, domani le lezioni si sarebbero svolte regolarmente...nonostante la pioggia !

E dire che noi l'avevamo detto, l'avevamo segnalato, avevamo fatto il volantinaggio, avevamo contattato sindaco e assessori, ma la risposta era stata univoca: nella Scuola San Giacomo non c'è alcuna emergenza...
Infatti, un pò di pioggia dal soffitto mica è un'emergenza?
Anzi, fa anche bene al cuoio capelluto!!!

lunedì 11 ottobre 2010

La dura analisi di Antonio Medici sul caso Zamparini e "I Sanniti"

Domani è 12 ottobre. Il 12 ottobre 2006 la Giunta Pepe approvò, senza il voto mio e di Salvatore De Toma, un atto illegittimo che portò all’apertura del centro commerciale “I Sanniti”, in deroga alle disposizioni urbanistiche e commerciali. In questi giorni, strascico di quell’atto tanto controverso, imperversa la polemica in merito all’opportunità che l’Assessore ai Lavori Pubblici Aldo Damiano rassegni le proprie dimissioni, essendo indagato per reati di corruzione e truffa nonché oggetto di una richiesta di arresto.
Come è avvilente uso in questi casi, la discussione mira, artatamente, a confondere l’aspetto giudiziario della vicenda con la sua rilevanza per la comunità. Si persegue, così, l’obiettivo di insabbiare nella palude delle procedure giudiziarie la valutazione delle responsabilità politiche degli amministratori, i quali, non a caso, si appellano alla diversa valutazione dei fatti operata da PM e Gip, alla presunzione di innocenza, dichiarano fiducia nella magistratura e nel frattempo continuano a rimanere in carica come se nulla fosse. L’indagine che coinvolge l’Assessore Damiano riguarda soprattutto il mancato rispetto da parte di Zamparini degli accordi da questi stipulati con il Comune per l’apertura del centro commerciale.

E’ bene ricordare che con tali accordi l’imprenditore otteneva una deroga alle procedure previste in via ordinaria per l’apertura della struttura commerciale a fronte dell’assunzione dell’onere di realizzare alcune opere di pubblica utilità da consegnare al Comune e dunque alla comunità. In particolare Zamparini si impegnò, con l’amministrazione D’Alessandro (centro-destra) prima e con l’Amministrazione Pepe (centro sinistra) poi, ad assumere a suo carico le spese per abbattere tre capannoni in area parco, per realizzare e cedere alla città un parco fluviale e un asse interquartiere, per acquistare e cedere alla città suoli di proprietà delle Ferrovie nonché a versare al Comune ottocentomila euro per la eliminazione dei passaggi a livello di via Valfortore.

Si può stimare in circa 6 milioni di euro il valore complessivo delle opere di pubblica utilità e dei versamenti nelle casse comunali oggetto degli impegni assunti da Zamparini. Ad oggi il mancato trasferimento del parco fluviale al patrimonio del Comune è oggetto di una controversia innanzi al TAR e le altre opere di pubblica utilità non sono state realizzate per ritardi del Comune. In definitiva, nessuno degli impegni assunti da Zamparini è stato onorato; con ciò la città, in cui i servizi per i cittadini sono ridotti al lumicino (vedi da ultimo mensa scolastica) e le tasse aumentate ai massimi livelli ammissibili (vedi TARSU, ICI, IRPEF), subisce un danno di 6 milioni di euro mentre i conti dell’imprenditore friulano si avvantaggiano del mancato esborso.

L’Assessore Damiano ed il Sindaco, però, continuano a proclamare in modo autoreferenziale i propri meriti ed a tacere rigorosamente sui fatti specifici. La comunità danneggiata ha, invece, diritto di sapere, ora, come e perché sia stato possibile che gli uffici dell’Assessorato retto da Damiano non abbiano elaborato i progetti per l’eliminazione dei passaggi a livello che Zamparini avrebbe dovuto eseguire, né abbiano effettuato il collaudo della strada che sempre Zamparini avrebbe dovuto cedere alla città, né ancora siano riusciti dal 2006 a concordare con le Ferrovie dello Stato la cessione di una fascia di terreno già identificata. Il profondissimo sentimento di indignazione civile non può trovare sedazione nel processo penale; rilevano, piuttosto, le responsabilità attuali di chi amministra danneggiando la comunità.
Antonio Medici
ex assessore al lavoro del Comune di Benevento

domenica 10 ottobre 2010

Una bella intervista relativa al Guerriero Sannita di San Giorgio del Sannio

Quattro chiacchiere e quattro sane risate con gli amici di BCR MAgazine e con l'amico e concittadino Fiore Ranauro!

Ancora sugli autobus senza assicurazione

I Carabieri hanno accertato che, oltre all'assenza dei tagliandi di assicurazione, su alcuni autobus che effettuavano corse tra Benevento e i paesi della provincia non vi era corrispondenza tra le targhe e il numero dei telai, fatto gravissimo che ha portato alla denuncia in stato di libertà per l'amministratore della scoietà.

Ma ancora più grave è il fatto che ormai di quello che può accadere agli altri a causa delle proprie inadempienze non gliene frega più a nessuno...per il momento lor signori si prendono i guadagni, e sono notevoli, trattandosi nello specifico degli autobus dei pendolari e degli studenti, poi per il resto come viene viene...
tanto tra l'incertezza della pena e le "conoscenze" una soluzione sempre la si trova!

sabato 9 ottobre 2010

Autobus di linea da Benevento per Pietrelcina trovati senza assicurazione...che cosa da incoscienti!!!

Durante una normale operazione di controllo nel Terminal Bus della città, i Carabinieri di Benevento hanno rinvenuto autobus di linea da Benevento per Pietrelcina senza assicurazione.

Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? Dopo l'episodio dell'autista di una nota ditta di trasporti irpina trovato completamente ubriaco (ai limiti del coma etilico) alla guida del suo autobus, oggi veniamo a scoprire che una ditta di trasporti non aveva le assicurazioni in regola sui propri mezzi... ma la vita di autisti e passeggeri non vale prorpio niente???

Lo sfacelo sociale e civile di San Giorgio del Sannio

L’ultimo episodio di devianza avvenuto a San Giorgio del Sannio solo ieri pomeriggio, un uomo che si masturbava guardando le giovani pattinatrici che si allenavano in via dei Sanniti, è la testimonianza della sfacelo civile e sociale che regna a San Giorgio del Sannio!

Io stessa ho assistito ad un episodio analogo in un vicoletto presso Via San Francesco alle 5 del pomeriggio ed ho dovuto allontanare di corsa i miei figli che intanto mi chiedevano cosa fossero quei gemiti che avevano sentito.
Ho avvertito anche delle persone che sapevo abitassero nei palazzi limitrofi affinché la cosa non passasse sotto silenzio, ma, evidentemente, masturbarsi in strada sta diventando un costume solito a San Giorgio del Sannio!

San Giorgio sta cadendo vertiginosamente verso il basso, verso una deriva sociale e civile che non ha precedenti ed i cittadini rimangono spettatori di quanto accade, come se si trattasse di un programma televisivo:il cittadino non vive il suo paese ma lo osserva standone un passo fuori, quello che accade non gli interessa e non gli interesserà fino a quando non succederà qualcosa che lo coinvolga in prima persona.

Manca ogni visione prospettica dei danni che possono fare tutte le forme di disagio sociale presenti sul territorio, manca il senso della comunità e del bene comune, manca la volontà dei cittadini e dell’amministrazione di lavorare per il miglioramento delle condizioni di vita dei giovani e delle classi più deboli e svantaggiate.

E’ in questo contesto di disaffezione civica, che proliferano i casi di disagio sociale, il vandalismo nelle scuole, il bullismo, l’aumento vertiginoso del consumo di alcol e droghe in età adolescenziale, il lancio di sassi dai cavalcavia, lo stalking, le violenze materiali e psicologiche in famiglia e fuori.

E di questa disaffezione civica tutti i cittadini di San Giorgio sono compartecipi perché nulla fanno per contribuire ad eliminarla.

E di questo disagio sociale tutti i cittadini di San Giorgio sono concause perché continuano a guardarlo dall’esterno e a non fare nulla dal momento che (o meglio forse, fino a che) quel disagio non li coinvolge direttamente.

Qualche giorno fa mi è stato candidamente detto da un sangiorgese, ed è solo l’ultimo in ordine di tempo, che è inutile che io scriva sui giornali, faccia esposti all’Amministrazione, mi candidi alle elezioni, potrei pure salire sopra il tetto di casa mia e mettermi ad urlare a tutti il mio dissenso, tanto, io resto sempre una straniera, non sono nativa e non posso capire le dinamiche sociali di San Giorgio e per questo nessuno considera attendibili le mie critiche e le mie proposte…

Che assurdità!!!

Sta di fatto, comunque, che, pur non essendo nativa, pur non essendo sangiorgese di nascita, io continuo a scrivere sui giornali, a fare esposti all’Amministrazione, a candidarmi alle elezioni, e se sarà necessario, sono disposta a salire pure su qualche tetto (anche se ormai è già fuori moda!)... la maggior parte dei sangiorgesi, invece, fatti salvi alcuni, pochi a dire il vero, illuminati e qualche sparuto consigliere di opposizione, continua a non far niente e a voltarsi dall’altra parte!

Ma cosa deve accadere perché ci si renda conto che siamo ormai nel fango fino al collo?
O forse devo pensare che a questa condizione si è talmente abituati da non percepirne la gravità?
O forse ancora stare nel fango fino al collo è pur sempre meglio che esserne sommersi?

Ancora una volta mi si dirà che me la canto e me la suono da sola...in realtà, attendo soltanto che un recital solistico diventi al più presto un concerto per orchestra!

giovedì 7 ottobre 2010

La Rete delle Rose Rosse Campania sostiene la proposta di Francia e Spagna di introdurre una mini tassa sulle transazioni finanziarie

Si è concluso il 22 Settembre 2010 a New York il vertice delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, concordati dieci anni fa per migliorare le condizioni di vita dei più poveri del pianeta entro il 2015.
La società civile italiana riunita nella campagna “zerozerocinque” (cui ha aderito anche la Rete Rose Rosse Campania) chiede al Governo italiano di sostenere la proposta rilanciata in questi giorni dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, e dal premier spagnolo, Luis Zapatero, di introdurre una mini tassa sulle transazioni finanziarie, in grado di generare centinaia di miliardi di euro l'anno per sconfiggere la povertà e contrastare i cambiamenti climatici nel mondo.

«Una micro tassa sulle transazioni finanziarie, pari allo 0,05% del valore di ogni transazione sui mercati finanziari, potrebbe generare su scala mondiale fino a 655 miliardi di dollari l'anno: una cifra importante per rilanciare le politiche sociali nel Nord e nel Sud del mondo nonostante gli effetti della crisi economica globale - dice Andrea Baranes, portavoce della Campagna zerozerocinque”.
Purtroppo il Governo Italiano, rappresentato a New York non dal presidente del Consiglio, ma dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha assunto una posizione attendista ribadendo in più occasioni, anche per voce del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che una tassa sulle transazioni finanziarie sarebbe una sorta di utopia eticamente valida, ma realizzabile solo su scala mondiale. Invece, studi autorevoli hanno dimostrato che, anche se applicata nella sola zona euro, una piccola tassa sulle transazioni finanziarie frenerebbe gli eccessi speculativi senza scoraggiare gli investimenti di medio-lungo periodo. La Gran Bretagna, ad esempio, già applica una forma simile di tassazione, senza che la City di Londra abbia perso la sua capacità di attirare investitori”.
La tassa - spiega ancora Baranes - potrebbe essere applicata inizialmente alle operazioni più altamente speculative, come quelle degli hedge funds o quelle su titoli derivati che sono state all'origine della crisi finanziaria del 2008-2009 e di cui tutti stiamo ancora pagando le conseguenze nel Nord e ancora di più nel Sud del mondo. Auspichiamo davvero che il Governo Italiano approfondisca la questione e sostenga con forza la proposta avanzata da Francia e Spagna al summit di New York».

“La tassazione della finanza speculativa e della iperattività tipica delle banche d'affari - sostiene Giacinto Palladino della Fiba-CISL - è un'iniziativa di equità fiscale e sociale. All'acme della crisi più violenta che mina la coesione interna degli stessi Stati sviluppati, il ricavato della "0,05" tornerebbe utile per numerosi interventi nell'interesse delle comunità, a partire dal raggiungimento degli Obiettivi del Millennio."

L'Italia si è presentata al Summit con gravi ritardi nel mantenere il suo impegno finanziario per raggiungere gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Non solo. Rispetto ai traguardi concordati a livello europeo, il nostro paese finora è responsabile del 40% del deficit UE per quanto riguarda gli aiuti ai paesi più poveri.

FAQ sulla FTT

La strana vicenda di Zamparini e dell'Ipermercato "I Sanniti" a Benevento

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, Maria di Carlo, relativamente all'inchiesta sulla costruzione e apertura nell’ottobre 2006 del centro commerciale I Sanniti, non ha accolto la richiesta di arresto per Zamparini nonchè la richiesta di arresto dell’assessore del comune di Benevento, Aldo Damiano ed altri provvedimenti restrittivi a carico di funzionari comunali, tecnici e collaboratori di Zamparini.Il Pm che ha svolto le indagini, Antonio Clemente, aveva anche iscritto al registro degli indagati i coniugi Mastella.
Il pm Clemente però insiste ed ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame che si pronuncerà il prossimo 5 novembre.

Qui l'articolo di Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento, associazione per la città sostenibile contro il malaffare, che aveva presentato l'esposto relativo alle strane procedure per la realizzazione del Centro commerciale I Sanniti dal quale è poi scaturita un'indagine durata quattro anni.

Qui il dossier di AltraBenevento sugli ipermercati in città

mercoledì 6 ottobre 2010

Il Farmers Market di Benevento, inaugurato di recente, rischia già la chiusura!!!

Numerose sono state le lamentele degli acquirenti che si erano accostati all'iniziativa del Farmers Market con tanta buona volontà e speranza ma che hanno dovuto ricredersi.
Motivo principale dell'insoddisfazione sono i prezzi, ritenuti alti e comunque non in linea con lo spirito dell'iniziativa che, in pratica, accorciando la filiera, nel senso che si evitano vari passaggi di mano della merce, passaggi che fanno poi lievitare i costi, dovrebbe recare beneficio agli acquirenti che dovrebbero così acquistare i genuini prodotti della terra direttamente dal produttore con un evidente beneficio economico per entrambi.
Questo, oggettivamente, non sta accadendo e Pietro Iadanza, Assessore al ramo del Comune di Benevento, è conscio che ciò possa rappresentare anche un validio motivo di fallimento dell'iniziativa (se la gente non la frequenta sarà brutto assistere al suo graduale spegnimento...) così come del resto è già ampiamente successo al nord dove i Farmer's Market sono nati.
E così, d'intesa anche con le organizzazioni di categoria, il tono della voce si è fatto alto con la speranza che chi deve intendere, intenda.

In realtà, a leggere un pò qualche notia sparsa sul web relativa ai Farmers Market, si scopre facilmente che essi sono stati un'abile operazione di marketing volta a favorire gli agricoltori con la speranza di fare fessi i consumatori facendo leva sul concetto del biologico e della filiera corta.

In realtà, secondo Dino Abbascià, presidente della Fida-Confcommercio, la federazione dei dettaglianti dell’alimentazioneai consumatori, queste nuove forme di commercio, più che sostenere i consumi, si prefigurano come l’ennesimo aiuto agli agricoltori e non mantengono spesso le promesse per cui sono nate, cioè di attuare prezzi più bassi. Di solito, gli agricoltori che partecipano a questi mercati non pagano l’occupazione di suolo pubblico e le relative concessioni. E non sono soggetti al rispetto delle normative igienico-sanitarie per il trattamento e la conservazione di generi alimentari. Praticamente i costi sono più che dimezzati. Inoltre, solitamente, chi vende all’interno di questi mercati non emette lo scontrino fiscale e non è tenuto al rispetto delle normative fiscali sul commercio al dettaglio. Queste forme di vendita poi, vengono effettuate al di fuori delle aree mercatali stabilite dalle singole amministrazioni comunali. E quindi non valgono le prescrizioni sulle distanze minime dagli esercizi di vicinato. In pratica è possibile autorizzare un farmer market anche a pochi metri da un negozio che vende gli stessi prodotti, pagando però le tasse locali e nazionali e osservando tutte le prescrizioni per il commercio al dettaglio.

La risposta di Altroquando

Salvatore Rizzuto Adelfio, titolare della libreria AltroQuando di Palermo, ci ha prontamente risposto:

Vi ringrazio per la solidarietà. Vi invito a firmare e a invitare a firmare l'appello lanciato da Micromega

Continuiamo nella nostra battaglia.
Un abbraccio

Salvatore Rizzuto Adelfio

Io ho già sottoscritto l'appello, e voi?

La solidarietà della Rete Rose Rosse Campania alla Libreria AltroQuando di Palermo costretta a togliere dalla vetrina lo striscione "I love Milingo"

Gentile Salvatore,
mi chiamo Elvira Santaniello e sono Responsabile del Movimento Rete Rose Rosse Campania, Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio (Bn).

Ho letto e visto in tv dello scempio alla giustizia concretizzatosi, ad opera di chi la giustizia dovrebbe farla rispettare, nei suoi confronti durante la visita del Papa a Palermo.
La Rete delle Rose Rosse Campania, che rappresento e che nella legalità e nella Giustizia ha i suoi capisaldi ed in esse affonda le basi per un dibattito politico e sociale volto alla concretizzazione della democrazia e della democrazia partecipata, le esprime sentimenti di assoluta vicinanza e di compartecipazione per il sopruso subito.

Chi la Costituzione dovrebbe difenderla ha agito perchè la stessa Costituzione non venisse applicata in uno dei suoi principi più democratici, la possibilità di "manifestare liberamente il proprio pensiero", ed è, francamente, impensabile che che questo "stupro" della Costituzione, così come, correttamente a mio avviso, lo ha definito Di Pietro in Parlamento qualche giorno fa, sia passato alquanto sotto silenzio sulla maggior parte degli organi di stampa nazionale, che mi sembrano essere pittosto una stampa di regime invece che organi di informazione.

Io personalmente e la Rete Rose Rosse Campania che rappresento la sosteniamo e la sosterremo coi nostri blog nella sua attività di operatore culturale e siamo a disposizione per eventuali collaborazioni extraregionali per attività culturali a difesa della libertà di pensiero e a sostegno del sempre maggiore sviluppo di una coscienza critica della colettività.

In attesa di un suo cortese riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti.

Elvira Santaniello
Responsabile Rete Rose Rosse Campania
Resp. Presidio Legalità e Giustizia R. R. R. San Giorgio del Sannio (Bn)

martedì 5 ottobre 2010

La lettera di Rete Rose Rosse Campania al Preside dell'Ist. Maiorana di Brindisi, capofila del progetto "BookInProgress"

Gentile Prof. Giuliano,
Gentili professori Ist. Maiorana

mi chiamo Elvira Santaniello e sono Responsabile del Movimento Rete Rose Rosse Campania, Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio (Bn).

Ho letto dai giornali della vostra interessantissima iniziativa "BookInProgress" e, soprattutto, ho visto su Rai 3 il servizio che vi riguardava.

Chi vi scrive vive in un territorio martoriato dalla crisi e dai tagli alla scuola, un territorio che, con le famose leonesse sannite, ha dato inizio alle proteste sui tetti dei provveditorati e agli scioperi della fame per protestare contro la Riforma Gelmini, e che qualche giorno fa ha visto la clamorosa protesta di alcuni genitori, cassintegrati, che hanno minacciato di non iscrivere o di ritirare da scuola i propri figli proprio a causa dell'eccessivo costo dei libri.

In questo contesto, il venire a conoscenza di una iniziativa importantissima come la vostra mi convince sempre di più che ancora c'è chi crede e opera per una scuola di qualità volta principalmente all'apprendimento e al miglioramento continuo e costante delle condizioni per l'apprendimento, valorizzando la figura dell'insegnante e non mortificandola come accade nel caso dei precari.

In virtù di ciò, la Rete delle Rose Rosse Campania, che rappresento, esprime il suo plauso nei confronti del progetto "BookInProgress" e vi invita a Benevento per pubblicizzare nel nostro territorio il vostro progetto.

In attesa di vostre notizie in merito, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Elvira Santaniello
Responsabile Rete Rose Rosse Campania
Resp. Presidio Legalità e Giustizia R. R. R. San Giorgio del Sannio (Bn)

Ecco due valide soluzioni per resistere ai danni della riforma Gelmini

Contro la crisi ecco i libri fai da te.

Non si tratta di un'attività illegale, bensì del progetto «Bookinprogress», lanciato nel 2009 dall’Itis Majorana di Brindisi e diffuso in 14 istituti di tutta Italia. Un progetto nato con lo scopo di abbattere i costi dei testi scolastici per le famiglie attraverso un vero e proprio fai da te. Il prezzo è di 5 euro per ogni libro, con in media un risparmio per le famiglie di 300 euro.


Per quanto riguarda gli arredi scolastici, invece, la Provincia di Barletta-Andria-Trani ha pubblicato un bando per trovare soggetti disposti a finanziarli (69,80 euro per un Kit Banco/Sedia) in cambio di una targhetta col nome dello sponsor.
L'apposito bando, «Dedicare i banchi», è disponibile sul sito sul sito dell’ente (www.provincia.bt.it).

domenica 3 ottobre 2010

Gli atti vandalici nelle scuole sannite: non saranno anch'essi un segno di disagio giovanile?

L'anno scolastico è iniziato solo da poco più di due settimane ma già diverse scuole sono state vittima di atti vandalici: l'Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani”di Sant’Angelo a Cupolo, l'Istituto Scolastico Comprensivo di San Nicola Manfredi, il Liceo Artistico Statale in Via Tiengo a Benevento.

Il Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio si chiede, considerando anche i numerosi altri episodi di vandalismo diffuso che si sono recentemente verificati a Benevento e provincia (vedi i lanci di sassi dai cavalcavia ad opera di ragazzi dai 12 anni su, ad esempio) nonchè l'aumento del consumo di alcol e droghe in età adolescenziale, se non siamo forse di fronte a segnali di disagio giovanile che noi, come comunità sociale,scuola, famiglia, amministrazioni locali, Chiesa, dovremmo cogliere e valutare e al quale dovremmo provare anche a dare risposte concrete

sabato 2 ottobre 2010

Da maggio prossimo il Raccordo Autostradale che conduce a Castel Del Lago (passando da San Giorgio del S.) sarà a pagamento...ma noi speriamo di no!!!

Sono 24, tra autostrade e raccordi autostradali, le tratte in gestione diretta Anas che dal 1.o maggio 2011 diventeranno a pagamento e il pedaggio avverra’ attraverso un sistema senza caselli. Complessivamente 1.316,7 chilometri di autostrade tra cui il Grande Raccordo Anulare che circonda la capitale e la A3 Salerno-Reggio Calabria. Tra le tratte autostradali interessate dal bando da 150 milioni di euro dell’Anas c’è anche il Raccordo Autostradale che conduce a Castel Del Lago. In pratica chi utilizza il raccordo autostradale per recarsi a da Benevento a San Giorgio del Sannio (solo per fare un esempio) dovrà pagare.

Si tratterebbe di un sistema di pagamento senza barriere (genericamente chiamato “free flow”) che, stando alle possibili ipotesi, potrebbe essere un sistema come quello del telepass oppure uno con telecamere che rilevino la presenza sulle auto di bollini prepagati sul modello delle autostrade svizzere.

Sull'argomento, che interessa una gran fetta di popolazione beneventana e sangiorgese che si muove più volte al giorno su questo Raccordo, registriamo con favore la dichiarazione con atto formale della Provincia di Benevento durante il Consiglio Provinciale svoltosi ieri 1 ottobre 2010.

Il Consiglio si è espresso a voti unanimi con un Ordine del giorno, fuori dall’elenco degli argomenti originariamente previsto, su proposta dei consiglieri Cosimo Izzo, Claudio Ricci e Mario Marotta.
Nel documento, il Consiglio provinciale, ricordato che il Parlamento ha varato una legge che entro il 30 aprile introdurrà i pedaggi autostradali in relazione ai costi d’investimento, manutenzione straordinaria oltre a quelli relativi alla gestione dell’Anas, ha sottolineato che il Sannio è interessato dal raccordo Castel del Lago – Benevento, infrastruttura essenziale per i collegamenti con l’autostrada Napoli – Bari e verso Roma.
La misura si scontra, sostiene il Consiglio provinciale, con la realtà di fatto che vede il Sannio essere l’unica provincia campana a non essere toccata dalla rete autostradale, tanto è vero che lo stesso raccordo non ha affatto le caratteristiche, così come indicate dal Codice della Strada, di infrastruttura autostradale (sebbene ne abbia il nome). Mancano, infatti, le corsie di emergenza, le recinzioni, i sistemi di assistenza all’utenza: ne consegue, sostiene il Consiglio provinciale, che «non sussistono le condizioni per poter legittimamente imporre il pedaggio a carico dei cittadini utilizzatori del servizio».

Il Consiglio, inoltre, ha rimarcato un altro concetto: la viabilità alternativa, cioè la statale 7 Appia, ad una sola corsia per senso di marcia, «non è assolutamente in grado di reggere un sicuro aumento del traffico veicolare conseguente all’onerosità della percorrenza del tratto di raccordo parallelo alla stessa».
Dalla Rocca dei Rettori, dunque, l’Assemblea consiliare ha voluto esprimere «ferma contrarietà nei confronti di un provvedimento immotivato e privo di reali vantaggi per gli automobilisti, ma che in compenso rappresenta anche un ulteriore colpo all’economia provinciale».
Il Consiglio ha dunque chiesto a voti unanimi alla deputazione regionale e nazionale d’intervenire presso gli organi competenti dell’ANAS affinché la decisione possa essere rivista in quanto:
«1) il raccordo non ha le caratteristiche di tratto autostradale;
2) il pagamento del pedaggio non può avvenire senza l’intervento di adeguamento dello stesso alle caratteristiche di autostrada;
3) la viabilità alternativa è del tutto inadeguata e necessita, prima che il raccordo sia reso a pagamento, di significativi interventi strutturali, anche in ossequio al contenuto dell’ordine del giorno a firma dello stesso senatore Cosimo Izzo al Disegno di legge n. 2323, accolto peraltro dal Governo centrale, in sede di approvazione del provvedimento».

La Rete delle Rose Rosse Campania, considerando che l'introduzione di tale pedaggio su un raccordo che, pur essendo considerato tale dal punto di vista burocratico e legislativo, non ha le caratteristiche tecniche di raccordo autostradale, determinerebbe un grave danno economico ai tanti pendolari e alle tante piccole aziende che utilizzano questa tratta più volte al giorno, e considerando che la Statale 7 Appia non è in grado di supportare un aumento di traffico, essendo essa l'unico percorso alternativo per evitare il pagamento del pedaggio, chiede a tutti gli organi rappresentativi locali di intervenire in maniera bipartisan presso gli organi competenti dell’ANAS affinchè si provveda a riconsiderare l'attuabilità del provvedimento preso.


N.B.: Per fare chiarezza sull'argomento, è necessario dire che c'è stata tutta una querelle estiva sugli aumenti dei pedaggi ma alla fine è arrivato il nuovo no agli aumenti autostradali da parte del Consiglio di Stato, il quale per la seconda volta si è opposto alla richiesta di Governo e ANAS di sospendere il provvedimento del TAR del Lazio che il 29 luglio aveva dichiarato illegittimi gli aumenti dei pedaggi introdotti dal Ministro Tremonti con la manovra finanziaria e poi annullati dal gestore più di un mese dopo.
Tuttavia, la sospensiva del Tar del Lazio non è valida su tutto il territorio nazionale, ma è da applicarsi "solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti", cioè le Province di Roma, Pescara e Rieti e 41 comuni dell'hinterland romano.
Successivamente, poi, con una norma inserita nel decreto legge Trasporti approvato lo scorso 4 agosto dal Consiglio dei Ministri, il Governo ha comunque rinviato al 30 aprile 2011 l'introduzione dei nuovi pedaggi autostradali previsti nella manovra varata a fine maggio. Resta in piedi il problema dei rimborsi per quegli automobilisti che hanno pagato ingiustamente una tariffa "illegale". Per Federconsumatori la decisione comporterà, per le famiglie, un risparmio medio di 60 euro annui di 50 euro al mese per i pendolari, mentre il Codacons, che annuncia una class action, indica che la somma da restituire agli utenti per le maggiorazioni dei pedaggi dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato, applicate dall'1 luglio al 5 di agosto, ammonta a circa 8 milioni di euro.

venerdì 1 ottobre 2010

Il Movimento Politico Molisano "Guerriero Sannita" concorde con Rete Rose Rosse: la democrazia viene prima della combattività!

La Rete delle Rose Rosse continua a ricevere consensi al di là del Sannio e della Campania!!!

Qui di seguito la nota di Rete Rose Rosse Campania relativa a Monumento al Gurriero Sannita collocato dall'Amministrazione Comunale all'ingresso di San Giorgio del Sannio
La lettura dei molteplici interventi sulla stampa relativi alla statua del Guerriero Sannita (dalle parole del sindaco durante l’inaugurazione, alle successive prese di posizione di una parte della minoranza prima e del consigliere Di Biase poi, di Don Maurizio Sperandeo, parroco della Chiesa di San Giorgio Martire, e di Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita) mi impone di rendere noto, come Responsabile Campania Rete Rose Rosse nonché appassionata cultrice della storia antica e dell’archeologia, il mio totale dissenso alla collocazione della statua e di fare alcune considerazioni di carattere storico, sociale e politico.

La prima considerazione è relativa all’epigrafe posta sul basamento della statua: “A rammentare la civiltà di un popolo fiero e combattivo eroicamente proteso a costruire la propria dignità e a lottare per la libertà rievocandone gesta, splendori e tradizioni, con l'anelito verso un futuro sempre più rasserenante e armonioso a futura memoria il Sindaco e l'Amministrazione comunale posero.”

Per sfortuna del sindaco e dell’Amministrazione comunale, le mie competenze storico – artistico – archeologiche (sono laureata in lettere classiche con indirizzo archeologico e per anni mi sono occupata di beni culturali) mi inducono ad affermare che il suddetto testo è difficilmente condivisibile.

Infatti, la caratteristica che salta più all’occhio nell’assetto sociale, politico ed economico dei Sanniti, prima della fierezza e della combattività, è il grande senso della comunità e della democrazia.

Nella società sannita non esistevano i grandi ricchi da un lato e i poveri dall’altro, vi era, al contrario, la cultura della suddivisione dei beni: le ricchezze dei possidenti venivano ripartite tra tutta la popolazione, e tutto ciò ha indotto gli storici ad indicare il senso della comunità, al di là degli individualismi dei singoli, come caratteristica fondamentale della popolazione sannita. A ciò si deve aggiungere l’assenza nella società sannita degli schiavi e l’assoluta libertà dei singoli di parlare apertamente di ogni problematica della comunità con i propri capi durante le assemblee.

Lo stesso guerriero sannita, soggetto del monumento in questione, deve essere inteso con caratteristiche diverse da quelle indicate dall’epigrafe, o, meglio, non può essere totalmente e assolutamente identificato con le caratteristiche espresse dall’epigrafe.

Mi spiego: i combattimenti che i sanniti erano soliti fare durante feste e i banchetti oppure durante celebrazioni commemorative di persone importanti per la comunità, erano in origine solo giochi di combattimento e si concludevano, solitamente, con la messa a terra dell’avversario e la premiazione con un cinturone, similmente a come si fa oggi nel pugilato.

Solo dopo l’incontro – scontro con i Romani il grande senso della comunità e dell’unità, il grande senso dei valori familiari e religiosi dei sanniti si arricchì dell’aspetto della forza militarmente intesa e si creò la Lega sannitica, ovvero una forma di difesa stabile contro le minacce militari esterne.

Con questo intendo dire che l’aspetto della combattività volta a costruire la propria dignità e l’aspetto dell’eroismo sono caratteristiche sicuramente non accessorie ma che emergono nell’animo dei sanniti solo nel momento in cui si verifica la minaccia esterna di Roma alla loro unità di popolo e alla loro democrazia interna.

Mi sembra chiaro e palese, quindi, che queste caratteristiche di eroismo e di combattività possano essere state utilizzate strumentalmente dall’amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio per celebrare la fine della consiliatura e per conservare nel tempo, con un segno esteriore e non con un’amministrazione che ha lasciato il segno, il decennio di governo cittadino.

E questa strumentalizzazione è palese ancora di più se consideriamo che l’inaugurazione del monumento si è svolta durante quella che viene definita come una manifestazione storica di San Giorgio, la Festa dello sport, giunta alla decima edizione come dieci sono gli anni dell’amministrazione Nardone, alla presenza dei alcuni membri dell’Associazione “San Giorgio e i suoi comuni”, guarda caso invitati a San Giorgio del Sannio proprio in quei giorni per celebrare la loro assemblea.

Che il Sindaco si riconosca personalmente in questo ardimentoso guerriero sannita?

Può darsi, visto anche che, se non ricordo male, a suo dire per radicare l’attaccamento al territorio e l’amore per il proprio paese, qualche anno fa aveva anche introdotto un contributo comunale a tutti i genitori che avrebbero chiamato Giorgio uno dei propri figli e che aveva introdotto un esempio della cosiddetta finanza creativa consentendo, dietro pagamento di una somma anche ingente, ai cittadini che lo volessero, di mettere il proprio nome o quello di un proprio congiunto ad una strada del paese!!!

Peccato, però, che per incarnare veramente lo spirito del popolo sannita sembrano essere in lui piuttosto carenti alcune caratteristiche come ad es. l’attenzione alle politiche della famiglia (con riferimento particolare agli anziani che in tutte le comunità antiche hanno sempre avuto un ruolo importantissimo mentre verifichiamo quotidianamente che a San Giorgio vengono molto scarsamente assistiti), alla democrazia partecipata (ricordiamo che i consigli comunali si tengono tutti al mattino, proprio quando la maggior parte dei cittadini è impossibilitata a partecipare per motivi di studio o di lavoro), all’assistenza alle categorie meno abbienti (che a causa della crisi aumentano sempre più di numero ma a San Giorgio sono considerati problemi accessori rispetto all’approvazione del PUC ad es, alla Notte Bianca costata decine e decine di migliaia di euro o alla collocazione Monumento stesso al Guerriero Sannita, che sicuramente non è avvenuta a costo zero).

Per concludere, mi pare di poter dire, e senza tema di smentita, che il Monumento, al di là dell’epigrafe e al di là della necessità, ipotizzata dal leader della Lega Sannita, di migliaia e migliaia di cittadini sanniti di riappropriarsi del proprio territorio tornando a diventarne i padroni, possa essere definito solo ed esclusivamente come un allegoria autocelebrativa della consiliatura che ormai sta finendo, un simbolo che, peraltro, ha anche, secondo me, uno scarso valore stilistico ed artistico, rispetto ad es. al bellissimo Guerriero Sannita di Guastalla che troneggia nella piazza principale di Pietrabbondante (Is).

Auspico, nell’interesse vero della cittadinanza, che dalle urne della prossima primavera possa uscire un sindaco con una sensibilità così spiccata da decidere di rimuoverlo e magari anche di donarlo al suo predecessore come arredo da giardino.


Questa, invece, la nota inviata mi da Giovanni Muccio, presidente regionale del "Guerriero Sannita", un Movimento politico molisano che porta lo stesso nome della scultura

Va dato atto all'Amministrazione comunale - scrive - del positivo gesto, alla realizzazione di un importante opera che rappresenta la nostra storia e le nostre radici.
In verità, il Movimento Politico del Guerriero Sannita, per quanto concerne l'epigrafe, si trova d'accordo con quanto detto da Elvira Santaniello.
Infatti, la caratteristica che salta più all'occhio nell'assetto sociale, politico ed economico dei Sanniti, prima della fierezza e della combattività, è il grande senso della comunità e della democrazia.
Ora, non voglio riportare per intero ciò che Santaniello ha brillantemente disquisito in merito e che trova il Movimento Politico del Guerriero Sannita sulle stesse posizioni, il nostro intervento è rivolto al sindaco affinché intervenga rivedendo eventualmente a riformulare, con termini più appropriati, l'epigrafe al Monumento, tenendo in debita considerazione l'intervento della Santaniello".

Il Sindaco di San Marco Evangelista (Ce) ringrazia la Rete Rose Rosse per l'attenzione rivolta all'Istituto Viviani

La Rete delle Rose Rosse continua a ricevere consensi al di là del Sannio e della Campania!!!

Qui di seguito il testo della lettera inviata al Sindaco di S. Marco Evangelista (Ce) con i complimenti per avere sul suo territorio una delle poche scuole della Campania con tutti i documenti relativi alla sicurezza in regola:
"Le scrivo in merito alla notizia apparsa su diverse testate on line e locali relativa all’ Istituto comprensivo Raffaele Viviani di San Marco Evangelista che è tra le poche scuole in Campania ad avere tutta la documentazione sulla sicurezza pienamente in regola.
La Rete delle Rose Rosse, che rappresento per la Campania e che, nell’ambito della sua attività di monitoraggio in tutta la regione, ama segnalare non solo il mancato rispetto delle leggi ma anche e soprattutto le buone pratiche da parte delle amministrazioni locali, plaude a questa ottima notizia che una volta tanto giunge da una regione così problematica in tutti i settori e rivolge a Lei e all’Amministrazione Comunale di S. Marco Evangelista un encomio per il lavoro svolto ed un invito a proseguire nella strada della legalità e della trasparenza, valori che la Rete delle Rose Rosse ha come principi ispiratori e che considera come uniche solide basi su cui programmare e realizzare lo sviluppo reale e concreto dei nostri territori.
Mi auguro di rimanere in contatto diretto con la sua Amministrazione e di poter, eventualmente, continuare a confrontarmi con essa in particolare sulle tematiche relative al rispetto delle regole e alla crescita del territorio".

"Un'attestazione di un soggetto imparziale e così autorevole oltre ad essere il migliore augurio di buon anno scolastico è il riconoscimento più evidente del lavoro svolto da questa Amministrazione che opera e raggiunge risultati nel campo della trasparenza e dell'efficienza. Ed è la risposta migliore e più eloquente a chi, pur di ottenere un po' di visibilità, parla senza documentarsi e lancia accuse prive di ogni fondamento".
Queste le parole di ringraziamento espresse dal Sindaco di San Marco Evangelista (Ce) alla lettera inviatagli dalla Rete delle Rose Rosse Campania per complimentarsi con lui per l'Istituto Onnicomprensivo Viviani, uno tra i pochi in Campania ad avere tutta la documentazione in regola per quanto riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza degli edifici scolastici.
Casertanews.it
Pupia.tv
Il Corrfiere del Sud
VivoCaserta.org
CasertaOn.it

La risposta della Dirigente Scolastica della Scuola Primaria San Giacomo (Istituto Onnicomprensivo Calvi)

<---Questa è la richiesta di chiarimenti da parte della Rete Rose Rosse

Questa è la risposta --->OGGETTO: Richiesta verifica sicurezza edificio scolastico Scuola Primaria di S. Giacomo

Con riferimento alla Vostra richiesta depositata in data 16 settembre 2010 prot.n.2747/A26 e facendo seguito agli incontri avuti con la S.V., il sindaco di S. Martino Sannita Dott. Angelo Ciampi, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott. Pasquale Mongillo, la responsabile di plesso Ins. Adriana Rinaldi e l’ins. Maria Elisabetta Cardillo, addetta al Servizio di Prevenzione e Protezione, per opportuna conoscenza si comunica che, in ottemperanza delle disposizioni legislative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per il plesso scolastico della scuola primaria di S. Giacomo è stato redatto il DVR ( Documento sulla valutazione dei rischi) secondo le prescrizioni del D.lgs.81/2008 e s.m.i. e predisposto il relativo piano di emergenza.

L’ins. Maria Elisabetta Cardillo, addetta al Servizio di Prevenzione e Protezione, ha puntualmente informato la scrivente e l’Amministrazione Comunale dei problemi da Lei evidenziati (ad eccezione della caduta di calcinacci mai rilevata) e provveduto ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie. Nel contempo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott. Pasquale Mongillo, ha puntualmente monitorato lo stato di sicurezza della Scuola e non ha mai rilevato pericolo per l’incolumità della popolazione scolastica anzi, in più occasioni, ha avuto modo di manifestare il proprio apprezzamento per gli accorgimenti adottati nella costruzione della struttura, accorgimenti che rendono l’edificio più sicuro e confortevole.

Le richieste di interventi avanzate dalla Scuola sono state puntualmente accolte dall’Amministrazione Comunale che, nei mesi di febbraio / marzo 2010, non appena consentito dalle condizioni meteorologiche, ha provveduto a sostituire le tegole rotte, causa dell’infiltrazione di acqua piovana. In seguito alla richiesta della scrivente del 20 luglio 2010 prot.n.2341/A23, relativa alla verifica dello stato della struttura e degli impianti, fornitura di documentazione, ripulitura delle pareti dai danni causati dalle infiltrazioni di acqua piovana e sistemazione del pavimento, l’Amministrazione Comunale nei primi giorni di settembre del corrente mese ha provveduto a sostituire le mattonelle sollevate e a tinteggiare le aule.

Dal sopralluogo del tetto effettuato in data 20 settembre 2010 dal RSPP Dott. Pasquale Mongillo e dal Sindaco Dott. Angelo Ciampi, non è emerso alcun tipo di urgenza .

Per quanto riguarda la documentazione in possesso della scuola si precisa che agli atti risulta un certificato di agibilità rilasciato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Alessandro Servodidio datato 25 febbraio 2010.

Distinti saluti

Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Luisa Fusco

In questa lettera la Dirigente Scolastica conferma quanto oralmente detto dal Sindaco di San Martino Sannita e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Sia il Sindaco che il RSPP non hanno rilasciato alcuna dichiarazione scritta nè a tutt'oggi è stato rilasciata alcuna certificazione di agibilità valevole per l'anno in corso. Se, dunque, la scuola non necessita di lavori perchè nessuno a tutt'oggi ha rilasciato il certificato di agibilità?

Prove di alleanza alla festa del PdL a Pietrelcina

Alla Festa del Pdl prove di dialogo per una nuova alleanza che comprenda anche l'Api di Gianvito Bello:i partecipanti al tavolo della discussione sembrano essere i protagonisti anche di quella che potrebbe essere una futura alleanza che si batterà in primavera per strappare la poltrona del sindaco della città capoluogo al centrosinistra.

Che ne uscirà fuori?
La solita propaganda con un parterre imbottito di big ma assolutamente privo di contenuti seri.

Minorenni protagonisti di gesti inconsulti e pericolosi: segno di un disagio giovanile da non sottovalutare...

Lanciavano sassi di oltre un chilo da un cavalcavia: tre minorenni, tra i 12 e i 15 anni, sono stati fermati ed identificati dai carabinieri.
I ragazzi si erano sistemati sul raccordo autostradale tra San Giorgio del Sannio e Benevento e hanno causato danni a numerose auto, mettendo a serio rischio la vita degli automobilisti.
Ora i minori sono stati affidati alle rispettive famiglie...ma basterà una ramanzina per fargli comprendere quanto grave è stato il loro gesto?
Cosa fa l'Amministrazione Comunale e la cosidetta società civile per provare a combattere il disagio giovanile che, probabilmente, sottende a questi gesti?
Possiamo lasciare solo alla Chiesa e alla scuola, anch'esse ormai non totalmente affidabili, l'educazione dei nostri figli?

L'attività del Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio

- Richiesta di chiarimenti sui fatti che sono alla base della mozione di sfiducia presentata dal consigliere di minoranza Carpenella relativamente all’affidamento dell’incarico di progettazione del Centro Polifunzionale e sulle presunte irregolarità della delibera assunta nel dicembre 2009 che confermava la precedente del 1988.

- Lettera di protesta indirizzata alla Presidente Regionale del PD Graziella Pagano e al segretario regionale del PD Enzo Amendola nei confronti dell'Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio, in quota PD, per non aver celebrato a San Giorgio del Sannio nè il 25 aprile nè il 1 maggio

- Lettera aperta ai cittadini di San Giorgio del Sannio sulla vicenda del Polo Tecnologico di San Giorgio del Sannio, mai decollato, e sul licenziamento di 13 dipendenti su 17 presso la Telsey sempre di San Giorgio del Sannio

- Proposta al Sindaco di Benevento Fausto Pepe di nominare, quale assessore donna, come previsto dalla specifica sentenza del TAR sull'argomento, Daniela Basile, portavoce del Comitato Insegnanti Precari Sanniti

- Richiesta al Vice Sindaco di Benevento Raffaele del Vecchio di informazioni e chiarimenti relativamente alla candidatura seriale “I Longobardi in Italia. Centri del potere (568-774 d.C.)candidatura ufficiale 2010 dell’Italia per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

- Lettera aperta all'amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio relativamente al suo immobilismo e alla parabola discendente dello sviluppo globale del paese

- Vibrata manifestazione di dissenso nei confronti della Notte Bianca a San Giorgio del Sannio

- Considerazioni sulla raccolta differenziata e dossier sull'immondizia per le strade di San Giorgio del Sannio

- Vibrata manifestazione di dissenso nei confronti del Premio Marzani svoltosi a San Giorgio del Sannio

- Proposte operative al Sindaco di San Giorgio del Sannio realtivamente alla Raccolta differenziata e all'applicazione delle nuove norme del Codice della Strada

- Lettera di plauso all'Assessore alla Cultura di Cerreto Sannita Caterina Meglio relativa alla manifestazione "Olio Capitale"

- Lettera di plauso al Sindaco di San Marco Evangelista (Ce, Gabriele Zitiello) per avere sul suo territorio una delle poche scuole in Campania con tutti i documenti per la sicurezza in regola

- Richiesta di informazioni e chiarimenti sulla sicurezza della Scuola Primaria San Giacomno di San Martino Sannita

- Volantinaggio sulla sicurezza presso la Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita

- Lettera all'Osservatorio Provinciale sui Rifiuti relativa alla questione rifiuti a San Giorgio del Sannio

- Vibrante manifestazione di dissenso alla collocazione del "Monumento al Guerriero Sannita" a San Giorgio del Sannio

- Netta presa di posizione contro l'immobilismo del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale durante la fase finale della consiliatura

Il Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio

Il primo Presidio di Legalità e Giustizia nasce il 22 aprile 2010 a San Giorgio del Sannio.

Il suo scopo principale è realizzare sul territorio un monitoraggio sull’operato dei nostri rappresentanti istituzionali (deputati europei, nazionali, governatori regionali, amministratori locali)con finalità non solo di controllo ma soprattutto con un approccio propositivo, volto a dare impulso agli interventi normativi e programmatici necessari per lo sviluppo economico e sociale dei territori.

La sua prima attività riguarda il monitoraggio della trasparenza e della legalità nella concessione dell'incarico per la progettazione del Centro Polifunzionale di Arte, Cultura e Spettacolo di San Giorgio del Sannio.

La Rete delle Rose Rosse, che, comunque, è nata nel luglio 2009, ha svolto attività di dibattito politico e di sollecitazione della cittadinanza su alcuni temi caldi per il territorio sannita anche prima della nascita del Presidio.

Ricordiamo l'appoggio costante alla lotta dei preceri della scuola a Benevento, la questione, peraltro ancora aperta, relativa alla mancanza di donne nella Giunta Comunale di Benevento, la campagna "Donne e Potere" presentata a Beenevento nel novembre 2009,l'attenzione alla crisi occupazionale sul territorio sannita, la candidatura di Elvira Santaniello al Consiglio Regionale della Campaniacon la Federazione della Sinistra.

Altre utili informazioni sulla Rete delle Rose Rosse sono presenti su Facebook qui e qui e sul blog di Elvira Santaniello, Responsabile per la Campania della Rete delle Rose Rosse nonchè del Presidio di Legalità e Giustizia R. R. R. di San Giorgio del Sannio.