
Motivo principale dell'insoddisfazione sono i prezzi, ritenuti alti e comunque non in linea con lo spirito dell'iniziativa che, in pratica, accorciando la filiera, nel senso che si evitano vari passaggi di mano della merce, passaggi che fanno poi lievitare i costi, dovrebbe recare beneficio agli acquirenti che dovrebbero così acquistare i genuini prodotti della terra direttamente dal produttore con un evidente beneficio economico per entrambi.
Questo, oggettivamente, non sta accadendo e Pietro Iadanza, Assessore al ramo del Comune di Benevento, è conscio che ciò possa rappresentare anche un validio motivo di fallimento dell'iniziativa (se la gente non la frequenta sarà brutto assistere al suo graduale spegnimento...) così come del resto è già ampiamente successo al nord dove i Farmer's Market sono nati.
E così, d'intesa anche con le organizzazioni di categoria, il tono della voce si è fatto alto con la speranza che chi deve intendere, intenda.
In realtà, a leggere un pò qualche notia sparsa sul web relativa ai Farmers Market, si scopre facilmente che essi sono stati un'abile operazione di marketing volta a favorire gli agricoltori con la speranza di fare fessi i consumatori facendo leva sul concetto del biologico e della filiera corta.
In realtà, secondo Dino Abbascià, presidente della Fida-Confcommercio, la federazione dei dettaglianti dell’alimentazioneai consumatori, queste nuove forme di commercio, più che sostenere i consumi, si prefigurano come l’ennesimo aiuto agli agricoltori e non mantengono spesso le promesse per cui sono nate, cioè di attuare prezzi più bassi. Di solito, gli agricoltori che partecipano a questi mercati non pagano l’occupazione di suolo pubblico e le relative concessioni. E non sono soggetti al rispetto delle normative igienico-sanitarie per il trattamento e la conservazione di generi alimentari. Praticamente i costi sono più che dimezzati. Inoltre, solitamente, chi vende all’interno di questi mercati non emette lo scontrino fiscale e non è tenuto al rispetto delle normative fiscali sul commercio al dettaglio. Queste forme di vendita poi, vengono effettuate al di fuori delle aree mercatali stabilite dalle singole amministrazioni comunali. E quindi non valgono le prescrizioni sulle distanze minime dagli esercizi di vicinato. In pratica è possibile autorizzare un farmer market anche a pochi metri da un negozio che vende gli stessi prodotti, pagando però le tasse locali e nazionali e osservando tutte le prescrizioni per il commercio al dettaglio.
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