mercoledì 23 novembre 2011

Il "battesimo" della compostiera presso la Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita

Oggi si è svolto il terzo incontro coi bambini della Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita nell'ambito della III Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti.
Dopo la mensa, abbiamo, insieme alle maestre, alla collaboratrice scolastica Lucia, ad uno dei volontari de Rete Rose Rosse, Antonio, e all'Assessore De Bellis del Comune di San Martino Sannita, provveduto al "battesimo" della compostiera e alla messa in opera del processo di compostaggio.
I bambini sono stati entusiasti, ricordavano perfettamente tutti i passaggi che avevamo spiegato loro ed hanno partecipato con gioia all'avvio del lavoro, che durerà tutto l'anno.






lunedì 21 novembre 2011

21 novembre 2011 inizia COMPO-ST-UDIAMO, il progetto di compostaggio scolastico presso la Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita

Ottimo inizio del progetto "COMPO-ST-UDIAMO" che abbiamo organizzato presso la Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita con la collaborazione del corpo insegnante e della Dirigente Fusco e del Comune di Sa Martino Sannita: l'incontro con i bambini è stato molto partecipato, con tante domande e proposte...i bambini sono il futuro e il futuro è nelle loro mani: facciamo in modo che sia un futuro attento alla natura e alla terra altrimenti non sarà degno di essere vissuto!!!


giovedì 17 novembre 2011

Compo - st - udiamo: Rete Rose Rosse e Scuola Primaria San Giacomo si impegnano per la riduzione dei rifiuti e per la produzione di compost

Continua nel territorio del Medio Calore l’impegno dell’associazione Rete Rose Rosse per realizzare una transizione non eccessivamente complessa dagli stili di vita attuali a stili di vita sostenibili e per un coinvolgimento diretto delle nuove generazioni nel cambiamento culturale che sta alla base del cambiamento delle abitudini e degli stili di vita.

In piena continuità con il convegno "Stili di vita sostenibili: un impegno per tutti", svoltosi a San Giorgio del Sannio nel marzo scorso, Rete Rose Rosse realizzerà presso la Scuola Primaria San Giacomo di San Martino Sannita il progetto “Compo - st - udiamo”, volto alla produzione di compost con i rifiuti umidi della mensa scolastica.
Con questo progetto la Scuola Primaria San Giacomo parteciperà alla III Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà dal 19 al 27 novembre 2011

Il progetto si svilupperà in due grandi fasi che coinvolgeranno tutti gli alunni, il personale docente e i collaboratori scolastici per tutto l’arco dell’anno: la prima consisterà nell’approccio ludico - scientifico al compostaggio e nell’inizio vero e proprio del processo con la raccolta dei rifiuti umidi della mensa ed il loro posizionamento all’interno della compostiera; la seconda avrà come scopo principale il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni locali attraverso momenti di incontro e di approfondimenti sul tema della riduzione dei rifiuti, del riciclo e del riuso (mostre e visione di materiale audio-video sul tema, incontri con esperti del settore, messa a dimora del compost nelle aiuole comunali e nei giardini, etc).

Tutte le attività saranno realizzate dai volontari dell’Associazione Rete Rose Rosse e da alcuni genitori degli alunni, in collaborazione con il personale docente e non docente della Scuola Primaria San Giacomo e con la Dirigente dott. ssa Maria Luisa Fusco e con la partecipazione del Comune di San Martino Sannita.

martedì 1 novembre 2011

Rete Rose Rosse continua il monitoraggio del territorio: ora tocca alla nascitura area industrale di San Giovanni

Settecentomila metri quadrati di estensione, 59 ettari di superficie a disposizione delle attività produttive, 10 milioni di euro di investimenti per l'allestimento. Sono i numeri della nuova area industriale che sorgerà in contrada 'San Giovanni' a cavallo tra i territori comunali di San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio, a poche centinaia di metri dai confini con Benevento.
L'iniziativa è promossa dal Consorzio dell'Area di sviluppo industriale (Asi) di Benevento - Ponte Valentino. Il progetto, in cantiere da anni, sta per entrare nella fase operativa con l'avvio dei primi lavori di realizzazione delle infrastrutture affidati all'associazione temporanea di imprese formata da 'Ecoimpianti service', 'Russo Edil', 'Scermino costruzioni' e 'Tecnocostruzioni'. Un intervento che con i suoi 590.000 metri quadrati di superficie da destinare alle attività produttive fa del sito il terzo più esteso della provincia dopo l'area di Ponte Valentino (2.190.000 metri quadrati) e la nascitura zona industriale di Amorosi – Puglianello (640.000 metri quadrati).
Iniziativa che a detta dei proponenti dovrebbe garantire nuove, importanti occasioni di sviluppo per il territorio sannita. Così il commissario del Consorzio Asi, Filippo Diasco, commentava nell'aprile 2009 l'avvenuto finanziamento da parte della Regione Campania delle opere di infrastrutturazione dell'area industriale: “In relazione alle potenzialità che l'area presenta per la straordinaria dotazione di infrastrutture di trasporto e per la posizione epicentrica, l'intervento potrà contribuire in misura sostanziale alla definizione delle condizioni di contesto necessarie per favorire l'insediamento di unità produttive aggiuntive”.

In questi giorni, a quanto si apprende dalla stampa locale, pare siano iniziati i i lavori a San Giovanni ed i saldi a San Giorgio del Sannio: cominciano i lavori della FANTOMATICA area industriale del Consorzio ASI in contrada San Giovanni e comincia la svendita del territorio!!!
C'è la chiamata alle armi di ipotetici investitori ed imprenditori a farsi calamita per recepire i 10 milioni di euro di investimento per i 590.000 mq di superficie da destinare ad attività produttive! Venite, venite tutti a San Giovanni che ce sta 'a piglià 'e denare!!! Pò chell che succede succede...Signori si magna gratis: che ce ne fotte del consumo di territorio, che ce ne fotte di levare territorio agricolo e mettere capannoni industriali...che vadano a farsi fottere gli ambientalisti e quelli che lottano per salvare il territorio ed il paesaggio, nuje vulimme 'e denare!!!

sabato 24 settembre 2011

Si riapre il "caso amianto" a San Giorgio del Sannio

L'edificio delle ex Poste di Via A. Moro a San Giorgio del Sannio contiene notoriamente amianto, tant'è che gli impiegati che hanno prestato servizio lì dentro hanno beneficiato del prepensionamento proprio per questo motivo.
Secondo il Capo UTC Ing Fusco, l'ARPAC avrebbe fatto dei sopralluoghi gia' nel 2002 e nel 2004 e gli esami sarebbero stati negativi per "fibre minerali".
Tuttavia, la dott.ssa Ilenia Barricelli dirigente dell'ARPAC, contattata da alcuni cittadini, sostiene che le analisi fatte non escludono che in alcune parti della struttura ci sia amianto e che sicuramente c'e' amanto nella pensilina e molto probabilmente nelle tubature.
L'altro ieri hanno cominciato a buttare giù l'edificio. I Carabinieri di San Giorgio del Sannio, interpellati da alcuni cittadini, hanno riferito che il lavori di smantellamento sono stati commissionati dal Comune.
Alcuni cittadini si sono rivolti all'ASL e l'ASL, di rimando si è rivolta al Comune. Il responsabile del Dipartimento di Prevenzione collettiva dell'Asl, dott. Zucaro, ha poi riferito ai cittadini interpellanti che al Comune gli hanno confermato che l'amianto sta nella pensilina che al momento e' ancora integra.
Ma tornando all'edificio, nell'area non esiste alcun cartello identificativo del cantiere e, di conseguenza, non si sa quale sia la ditta che sta svolgendo i lavori. Quel che è certo è che nell'avvenuta demolizione non sono stati applicate metodologie di sicurezza per gli operatori e per le persone che vivono nell'area circostante.
Anzi, ieri mattina, verso le 12.00 alcune persone sono entrate, senza alcuna protezione peraltro, all'interno dell'area...a fare cosa non si sa...trattavasi del Ing Fusco dell'UTC e di altre 2 persone ( come documentato con foto), i quali hanno avuto anche un comportamento ai limiti dell'educazione con i cittadini presenti che chiedevano informazioni.
Ieri mattina il Comune ha sospeso i lavori in attesa dell'intervento di una ditta specialzzata...ieri sera, qualcuno, presumibilmente addetti del Comune, ha attaccato al cancello dell'area in questione un cartello giallo con la scritta" Attenzione - Pericolo Amianto"....ma, nel frattempo, in attesa di questa bonifica mica l'amianto, o meglio le fibre di amianto, smette di fare danni?
Una volta che cominciano a diffondersi casi di MESOTELIOMA PLEURICO-PERITONEALE o di CANCRO POLMONARE o di altre NEOPLASIE, mica possiamo rivolgerci ad una ditta specializzata per la bonifica del nostro organismo!!!!!

sabato 17 settembre 2011

Apriamo gli occhi! Sull'aumento dell'IVA non facciamoci fregare!!!



Cittadini e consumatori non facciamoci fregare dai commercianti furbetti!!!Nessun rincaro dovrà esserci per pane e latte, frutta e verdura, giornali, formaggi e latticini, legumi, mangimi e fertilizzanti, servizi di mensa aziendale e scolastica e per tutti i prodotti di largo consumo che hanno l'IVA al 4% e per quelli tassati al 10% come carne, pesce, uova, birra e acque minerali!!!

QUIl'elenco dei prodotti con IVA al 20% che aumenta al 21%
QUI l'elenco dei prodotti con IVA al 4% (che non aumentano!!!)

QUI l'elenco dei prodotti con IVA al 10% (che non aumentano!!!)

venerdì 16 settembre 2011

Aumenta l'IVA dal 20 al 21%...ma i veri nemici sono i commercianti furbetti e l'arrotondamento!!!

Da domani 17 settembre entrano in vigore le nuove regole Iva introdotte dalla manovra: l'aliquota Iva del 20 passa al 21%.

Intanto, le compagnie petrolifere sono ancora ferme in attesa che la manovra bis sia pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione che comporterà un aumento dell'Iva applicata sui carburanti dal 20 al 21%, con un effetto rialzista sui prezzi al consumo di 1,32 centesimi per la benzina e di 1,22 centesimi per il diesel, con un conseguente rimbalzo dei valori medi (sulla base di quelli vigenti) rispettivamente ad un massimo di 1,645 e 1,523 euro/litro.

L'elenco dei prodotti di largo consumo che sono a rischio rincaro, con il passaggio dell'aliquota Iva del 20% al 21%, non riguarda comunque solo i trasporti.

Secondo l'Ufficio studi Confcommercio Imprese per l'Italia,abbiamo:

- Televisori e prodotti per l'home entertainment
- Macchine fotografiche e videocamere
- Computer desktop, portatile, palmare e tablet
- Autocaravan, caravan e rimorchi
- Imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento barche
- Strumenti musicali - Giocattoli, giochi tradizionali ed elettronici
- Articoli sportivi
- Manifestazioni sportive e parchi divertimento
- Stabilimento balneare
- Piscine, palestre e altri servizi sportivi
- Articoli di cartoleria e cancelleria
- Pacchetti vacanza
- Automobili, ciclomotori e biciclette
- Trasferimento proprietà auto e moto
- Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto
- Pedaggi e parchimetri
- Apparecchi per la telefonia fissa, mobile e telefax
- Servizi di telefonia fissa, mobile e connessioni internet
- Tabacchi
- Abbigliamento e calzature
- Rasoi elettrici, taglia capelli, phon
- Articoli per la pulizia e per l'igiene personale
- Profumi e Cosmetici
- Gioielleria e orologeria
- Valigie e borse e altri accessori
- Servizi di parrucchiere
- Servizi legali e contabili
- Mobili e articoli per illuminazioni
- Biancheria e tessuti per la casa
- Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forno
- Piccoli elettrodomestici per la casa
- Piatti, stoviglie e utensili per la casa
- Detergenti e prodotti per la pulizia della casa
- Carburanti
- Caffè
- Bevande gassate, succhi di frutta e bevande analcoliche
- Liquori, superalcolici, aperitivi alcolici
- Vini e spumanti.

Nessun rincaro, invece, dovrà esserci per pane e latte, pomodori e giornali, per fare degli esempi di prodotti con Iva al 4%.

Altri prodotti con l'IVA al 4% sono:

- burro, formaggi e latticini
- ortaggi e piante mangerecce
- legumi
- frutta
- farine varie
- paste alimentari; crackers e fette biscottate; pane, biscotto di mare e altri prodotti della panetteria ordinaria;
- pomidori pelati e conserve di pomidori; olive in salamoia;
- fertilizzanti
- mangimi
- case per abitazione non di lusso
- somministrazione di alimenti e bevande effettuate nelle mense aziendali e scolastiche

L'elenco completo è visionabile qui

Nessun rincaro anche per i prodotti con l'IVA al 10 % come
- carne
- pesce
- uova
- miele
-cioccolato
- acqua e acque minerali
- birra
-spettacoli teatrali di qualsiasi tipo, compresi opere liriche, balletto, prosa, operetta, commedia musicale, rivista; concerti vocali e strumentali; attivita' circensi e dello spettacolo viaggiante, spettacoli di burattini, marionette e maschere, compresi corsi mascherati e in costume, ovunque tenuti

L'elenco completo dei prodotti con IVA al 10% è visionabile qui

lunedì 12 settembre 2011

Risveglio choc stamattina per il medio Calore: arrestato dai Carabinieri l'ex sindaco di Calvi Gianni Molinaro

Si cominciano a delineare i contorni di un modus operandi tipico delle amministrazioni comunali di tanti paesi sanniti...cominciano a venire a galla tanti particolari relativi a quella sorta di "dominio feudale" che è tipico della gestione della cosa pubblica anche qui nel Medio Calore... dopo gli arresti a Montesarchio del marzo scorso, cominciano ad aprirsi nuovi scenari sulle connessioni tra politica e malaffare nei nostri paesi...ora, sarebbe importante creare un movimento popolare che reagisca a queste modalità distorte di amministrare alla cosa pubblica...noi ci stiamo provando...

(da Gazzetta di Benevento del 12/09/2011)

I Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio hanno eseguito oggi tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, nei confronti di Giovanni Molinaro, medico, in servizio presso l'Asl di Benevento, che ha ricoperto alternativamente le cariche di sindaco e vice sindaco di Calvi, ed attualmente è consigliere di minoranza; di Teresa Mangialetto, residente a Vitulano, ed Antonietta Rapuano, residente a Montesarchio, ambedue funzionarie del Comune di Calvi e la prima anche assessore presso il Comune di Foglianise.
Gli arresti sono il frutto di una lunga e complessa attività d'indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
Tra le varie contestazioni vi sono quelle di associazione per delinquere finalizzata ad eseguire concussioni, abusi d'ufficio, falsi e turbative di gare degli appalti pubblici.
"L'impulso iniziale delle indagini - si legge in una nota - è stato dato dal commissario prefettizio, Fiamma Spena, all'indomani dello scioglimento della Giunta del Comune di Calvi per le dimissioni dei consiglieri di maggioranza.
L'approfondita denunzia effettuata dal commissario prefettizio ha portato in superficie, fin da subito, numerose irregolarità ed abusi nella gestione della cosa pubblica.
I Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio, lavorando in parallelo con consulenti tecnici altamente specializzati, hanno analizzato migliaia di documenti cartacei ed informatici, raccolto denunce e testimonianze, accertando un quadro d'insieme, fatto di un decennio di abusi ed intimidazioni perpetrate dai tre arrestati ai danni di dipendenti comunali, privati cittadini ed imprenditori operanti nell'area industriale di Calvi.
Chiunque si fosse opposto alle indicazioni ed ai voleri dell'allora sindaco Molinaro veniva metodicamente fatto oggetto di vessazioni e pressioni, colpito da provvedimenti amministrativi arbitrari e privi di qualsiasi fondamento giuridico che Rapuano e Mangialetto creavano, anche producendo atti pubblici falsi o consapevolmente viziati.
Le accuse mosse nei confronti dei tre amministratori sono, oltre all'associazione per delinquere ed ai numerosi episodi di concussioni tentate e consumate, la falsificazione, l'occultamento e la distruzione di atti pubblici, la truffa
ai danni dello Stato, la lottizzazione abusiva e la turbativa d'asta.
La stessa assunzione a tempo indeterminato delle due funzionarie arrestate risulta essere stata del tutto illecita, fondata su requisiti e documenti creati ad arte da loro stesse con l'avallo e l'ausilio dell'ex sindaco, non avendo scrupoli a vessare e licenziare arbitrariamente funzionari e dipendenti comunali in possesso realmente dei prescritti requisiti di legge.
Tra questi, un funzionario comunale, prima trasferito ad incarico inferiore, poi pedinato da un investigatore privato, pagato con soldi pubblici".
"Per oltre un decennio - prosegue il comuncato dei militari dell'Arma - Molinaro ha potuto fare affidamento sulla fedeltà delle due funzionarie, favorendo chi si piegava alla volontà del sindaco ed ostacolando chi non cedeva alle sue pressioni.
Emblematica la vicenda di un imprenditore operante nell'area Pip (Piano d'Insediamento Produttivo) Cubante il quale, oggetto di continue pressioni da parte di Molinaro per l'assunzione di persone a lui vicine e per il conferimento di incarichi a liberi professionisti "amici", decise di non dare più seguito alle richieste del primo cittadino.
Il rifiuto di seguire le sue indicazioni provocò una violenta reazione di Molinaro il quale, abusando della sua autorità, cominciò a disporre accessi e controlli arbitrari ed immotivati, ben 25 in un breve arco temporale, presso lo stabilimento dell'azienda dell'imprenditore, colpevole di non averlo assecondato.
Inoltre, nei confronti della stessa azienda, con la complicità di Rapuano e Mangialetto, avviò un'azione di boicottaggio relativa alla concessione di licenze edilizie, opponendo provvedimenti amministrativi creati ad arte e privi di fondamenti oggettivi e di legge.
Senza mezzi termini, Molinaro e le sue collaboratrici facevano capire alle vittime che non avrebbero avuto alcun tipo di problema se avessero seguito le loro indicazioni relativamente ai tecnici ed ai professionisti ai quali ricorrere per seguire pratiche ed istanze, alle ditte alle quali affidare i lavori ed alle aziende dalle quali acquistare i materiali.
Identico il comportamento tenuto nei confronti di altro imprenditore dell'area industriale di Calvi costretto dal sindaco a rivolgersi ad un professionista "amico", a cui Molinaro, per non lasciare spazio a dubbi, sottolineò: "Chi non è con me è contro di me...".
In effetti l'imprenditore ebbe modo di provare a proprie spese l'arroganza degli indagati, infatti, al rifiuto di assecondare l'ennesima imposizione, si vide revocare arbitrariamente la concessione del lotto dell'area Pip dove aveva già costruito e collaudato un capannone.
Tra gli episodi criminali registrati, non mancano quelli grotteschi, come la vicenda di una famiglia del luogo, proprietaria di un immobile lesionato gravemente dal sisma del 1980, che affidandosi ad un professionista di fiducia, aveva avanzato istanza per il contributo di ricostruzione, istanza rimasta nel limbo della graduatoria per un ventennio ed improvvisamente riemersa ed andata a buon fine grazie all'intervento del Molinaro che, per il tramite di un assessore, aveva fatto consigliare ai proprietari dell'immobile di rivolgersi ad un tecnico "di fiducia" che avrebbe risolto la cosa in tempi brevissimi.
Da quel giorno, in occasione di ogni consultazione elettorale tra il 2000 ed il 2007, Molinaro, anche per il tramite della Rapuano, non aveva perso occasione per convocare i beneficiari del contributo, ribadendo loro che se lo sarebbero visto revocare se non avessero avuto parte attiva nella campagna elettorale e se non gli avessero portato almeno 100 voti".
"Molinaro, con la complicità di Rapuano e di Mangialetto - concludono i Carabinieri - ha gestito il potere con l'arroganza di "un piccolo signore medioevale", come evidenziato dal Gip (Giudice per le Indagini Preliminari), trattando i suoi amministrati come sudditi da favorire oppure ostacolare in ragione della loro disponibilità ad obbedire o meno ai suoi comandi, piuttosto che come cittadini ai quali riconoscere, secondo legge, diritti e legittimi interessi, causando un danno erariale che, ancora non totalmente quantificato, è di centinaia di migliaia di euro".

domenica 11 settembre 2011

Presentato il nuovo logo di Rete Rose Rosse

In occasione del reading di brani tratti da "Verrai a Trovarmi d'inverno" presso la Libreria Luidig di Benevento, è stato presentato il nuovo logo di Rete Rose Rosse.

eccolo!!!

“Verrai a trovarmi d’inverno”, un titolo che, nonostante il caldo, ha saputo ghiacciare gli spettatori

Presentazione del libro di una scrittrice che già da piccola bussava alle case per diffondere il suo pensiero

di Emi Martignetti

Stavolta Città Spettacolo non c’entra.

Nell’atrio della libreria Luidig, intorno alle ore 19, una nuova atmosfera ha profumato l’aria.

Una scenografia molto minimalista, con reti appese ai muri, un divanetto, due poltroncine e cuscini bianchi sparsi a terra, ha fatto da sfondo alle parole e al cuore dell’autrice.

Cristiana Alicata, giovane donna trentacinquenne che dall’aspetto dimostra tanti meno anni, fa tappa a Benevento, prima città del Sud ad ospitarla, per presentare il suo nuovo libro.

“Verrai a trovarmi d’inverno”, un titolo che, nonostante il caldo, in quel momento ha saputo ghiacciare gli spettatori, accomodati sulle sedie rosse.

Il team tutto femminile composto dall’autrice, da Maria Elena Napodano, moderatrice dell’incontro, da Elvira Santaniello, della Rete Rose Rosse Campania e da Martina Iorio, lettrice di alcuni passi del libro, è risultato vincente, “a dispetto della nostra esperienza locale”, commenta al riguardo ironicamente la Santaniello.

Ma c’è in particolare una donna per Cristiana importantissima, Concita De Gregorio: “Mi ha inviato la recensione 10 minuti prima della stampa del libro. Ero in macchina. Mi è arrivata tramite iPhone. Ho pianto.”

L’autrice, un’ingegnere della FIAT attiva politicamente nel Partito Democratico del Lazio, mette a nudo le sua sensibilità e poliedricità ed ammette subito la sua omosessualità.

“L’omosessualità implica l’orizzontalità del rapporto. Nelle coppie eterosessuali ci sono dei ruoli imposti nella società. Alla fine in ogni caso c’è sempre chi domina e il dominio non dipende dal genere ma dal carattere. Ciò a cui bisogna tendere è essere se stessi in ogni momento.”

Poi racconta diversi episodi che l’hanno colpita e altri che l’hanno offesa. Tra questi un’aggressione in un ristorante, in cui un setto nasale è stato rotto solo perché due donne si scambiavano effusioni in pubblico; il suo incontro con un cantante evidentemente omosessuale, ma che non ammette le sue preferenze sentimentali solo “per non essere paragonato a Cecchi Paone o Cristiano Malgioglio” (parlava di Renato Zero?); delle parole di Marrazzo, che per giustificare gli accaduti riguardanti la sua vita privata in una intervista ha presentato i transessuali come donne e le donne come poco donne, offendendo due categorie con un’affermazione; le barzellette impietose di molti politici, come Sacconi, che per strappare una risata è caduto nel cattivo gusto e ha praticamente ammesso che le donne vengono violentate perché lo vogliono.

Insomma, una serie di riferimenti all’attualità che ci fanno assaggiare quanto le categorie più deboli abbiano vita difficile.

Cristiana sottolinea poi un aspetto che l’ha sempre interessata, un rapporto che troppe poche volte viene correlato: “Nei paesi in cui le donne sono più uguali, la transessualità e l’omosessualità è meno un problema.”

Tutto, quindi, cammina a pari passo, la parità e la libertà, il rispetto e l’onestà, l’offesa e la colpa.

L’amore che non conosce discriminazioni, dove la diversità è semplicemente un punto di vista diverso da un altro diverso ancora. Ogni cosa è relativa e assume un peso non a seconda degli schemi della società, ma a seconda della purezza delle intenzioni, della intensità delle passioni.

Interessantissimo squarcio del mondo reale, quello che non ha nulla a che fare con l’idealità che ci ripropongono nelle pubblicità del Mulino Bianco.

Un libro che tratta i temi più cari all’animo: l’amore per un figlio, l’amore per una donna o un uomo, quello per se stessi e verso la vita.

Una dedica a tutti quei giovani che non trovano il coraggio di ammettere la loro natura e un glossario per istruire il mondo alla scoperta dell’altro.


giovedì 8 settembre 2011

Riprende il ciclo di "Incontri con l'autore"

Rete Rose Rosse Campania, nell’ambito del ciclo “Incontri con l’autore”, presenta il libro Verrai a trovarmi d’inverno di Cristiana Alicata.

Verrai a trovarmi d’inverno è il secondo romanzo di Cristiana Alicata. È la storia di Elena, giovane chirurgo ortopedico, che in seguito ad uno strano incidente motociclistico decide di trascorrere la convalescenza a Pantelleria, in pieno inverno. Qui conosce Liz, fisioterapista transessuale in attesa di cambiare sesso, e Gina, meccanico di ogni tipo di motore, che ha paura d’amare. Nel limbo spazio-temporale che è proprio delle Isole, le due donne l’aiuteranno a ricostruire le dinamiche dell’urto, sentimentale prima che fisico. Di pari passo al riaffiorare dei ricordi, remoti e recenti, anche la realtà muterà i suoi connotati, fino a svelare vite segrete e intrecci imprevedibili: Aldo, padre di Elena, non risparmierà sorprendenti rivelazioni su un passato, quello della contestazione giovanile del ‘68 e degli anni di piombo poi, che brucia ancora, portando con sé le ciniche conseguenze dei sogni infranti di un’intera generazione.

Esploreremo le pagine del libro attraverso un reading multisensoriale che dia spazio, oltre che all’ascolto di alcuni brani del libro, narrati dalla voce dell’attrice Martina Iorio, anche alle altre percezioni del lettore. Lo faremo attraverso percorsi audio/video, odori e sapori in omaggio al territorio in cui il libro è ambientato, nella location suggestiva ed ammaliante del cortile di Palazzo Collenea.

Ci guiderà in questo viaggio tra i sensi l’autrice insieme ad amici, artisti, lettori e tutti quanti vorranno liberare al mondo, partendo dalle impressioni offerte dal libro, un po’ di sé.

L'appuntamento è per sabato 10 settembre prossimo alle 19.00 presso la Libreria Luidig, Palazzo Collenea, Corso Garibaldi 95 a Benevento.

martedì 23 agosto 2011

La Notte Bianca a San Giorgio del Sannio: e se avessimo evitato un tale spreco di risorse pubbliche?

Anche per quest’anno è calato il sipario sulla Notte Bianca sangiorgese, o, meglio la sua IV edizione si è consumata (perché è di questo che si tratta, di “consumare”) tra suoni e frastuoni di “orgiastica” memoria.

Non vogliamo sempre assumere toni di critica né tanto meno vogliamo fare i moralisti ad ogni costo, tuttavia, una riflessione sul tema ci sia consentito farla.

Partiamo dal concetto che le manifestazioni, nell’accezione di spettacolo destinato a un vasto pubblico, esistono da quando esiste l’uomo ed hanno sempre avuto scaturigini di carattere religioso.

Ad esempio, tornando un po’ indietro nel tempo, un evento comparabile non certo con le finalità ma sicuramente negli esiti con la Notte Bianca, può essere identificato nella festività romana dei Saturnali.

I Saturnali, che duravano sei o sette giorni, si svolgevano nel mese di dicembre per onorare appunto Saturno affinché proteggesse i campi seminati e salutavano l’inizio del nuovo sole.

Era questa una festa straordinaria, con banchetti, canti e balli tutti a spese dello stato romano, ma soprattutto durante questa festa veniva sovvertito l’ordine sociale e le regole si azzeravano, tant’ è che gli schiavi diventavano uomini liberi, e con loro, volentieri, le matrone romane si accompagnavano tutta la notte, conferendo, così, nel tempo, anche connotazioni licenziose ed orgiastiche ai festeggiamenti,

Ma noi, ci chiediamo, oggi, in questo agosto di profonda crisi economica ed istituzionale che ci attanaglia, cosa abbiamo da festeggiare?

Non che i cittadini debbano piangersi addosso tutti i giorni e non abbiano diritto a momenti di svago e di relax, tuttavia, in un momento storico in cui la manovra economica proposta dal Governo vuole fare cassa attraverso l’ eliminazione di una parte delle Province e dei piccoli Comuni, attraverso la riduzione delle pensioni e la reintroduzione dei ticket sanitari, non ci pare opportuno che l’Amministrazione Comunale nonché la Provincia di Benevento, quella stessa che sembra destinata a sparire, eroghino un sostanzioso contributo (l’anno scorso quello della Provincia è stato di 25.00 euro!) solo per una notte di grande abbuffata!

In buona sostanza, quindi, noi non abbiamo intenzione di contestare l’opportunità o meno di dare vita alla Notte Bianca, noi contestiamo, per essere chiari, lo sperpero di tanto danaro pubblico per un solo evento, mettiamo in discussione il criterio, vogliamo dare efficienza alle priorità!

A tale proposito, sarebbe interessante per noi ed istruttivo per i nostri amministratori, conoscere, ad es., quanto hanno speso i Comuni a noi vicini di Calvi e S Nazzaro, che hanno offerto e ai propri cittadini, un programma di manifestazioni estive ampio e variegato, nonché dilazionato nel corso di tutto il periodo estivo, e che ha interessato, in maniera diversificata, i cittadini di tutte le età e di tutti i quartieri.

Per noi amministrare vuol dire prevedere e provvedere ai bisogni dei cittadini, in tutte le epoche e nelle stesse epoche in tempi diversi. Ecco perché siamo contro tutte le forme di spreco, che si identifichino nella notte bianca o nei monumenti inutili, nella pubblicazione di libri autoreferenziali e che nessuno legge o nelle mostre e nei convegni cui a stento partecipano i parenti degli espositori e dei relatori!

Quello che noi manifestiamo a gran voce ai nostri amministratori è l’esistenza di una parte di popolazione che pretende sobrietà nella gestione della cosa pubblica e che, rispetto al circo di una sola notte, preferirebbe che il Comune di San Giorgio del Sannio si caratterizzasse per 365 giorni di legalità, trasparenza, partecipazione, cultura, sostenibilità ambientale…l’acquisizione di queste caratteriste, secondo noi, è l’unico vero, reale e concreto volano di sviluppo a 360° per il nostro territorio, non certo le presunte 50.000 persone che sono state a San Giorgio solo per qualche ora e che, se tutto va bene, ci torneranno, forse, l’anno prossimo!

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giovedì 11 agosto 2011

Abbiamo chiuso col Consigliere Castaldo, ricominciamo dal Consigliere Castaldo

(Relativamente alla proposta di istituire un Osservatorio sul Bene Comune san Giorgio del Sannio)
Letta la controreplica del Consigliere Castaldo, laconica e inadeguata, ci viene spontaneo rispondere: caro Castaldo, non giochiamo a rimpiattino!!!

E’ venuto il momento di dire le cose come stanno, non nel merito dell’argomento specifico dell’Osservatorio sul Bene Comune bensì relativamente al metodo, al modus operandi di un consigliere comunale di minoranza.

Già dall’analisi del voto, immediatamente successiva alle elezioni comunali, la lettura dei dati, fatta con un minimo di intelligenza, rivelava in maniera quasi indiscutibile quelli che erano possibili accordi preelettorali tra maggioranza e liste di opposizione.

Non abbiamo intenzione di accusare nessuno, è ovvio, ma mettiamo sul piatto della bilancia i fatti: nella lista Liberamente, con capolista Maurizio Genito, sono risultati eletti il nipote del sindaco uscente, Dario Nardone, e il capolista, già consigliere e assessore nella precedente maggioranza. Più o meno contestualmente, poi, sono arrivati a San Giorgio del Sannio i profughi africani che sono stati alloggiati proprio nel Centro Padre Pio di proprietà di Genito.

Nella lista Nuova San Giorgio, fin da subito e a più riprese, invece, si è evidenziato lo scollamento tra il gruppo tutto e chi, come Castaldo, si candidava a pacificatore della politica sangiorgese. Da qui comizi e discorsi sull’importanza della famiglia, della solidarietà, dei valori … appare di semplice lettura che il modo più semplice per realizzare questo progetto di francescana memoria sembra proprio essere quello di mettersi a favore della maggioranza, magari dall’interno.

Il capolista, l’amico Giovino Carpenella, già AN, già FLI, e per sua ammissione “in attesa di ulteriore nuova collocazione”, poi, sembrerebbe, ad una prima, e mi auguro superficiale lettura, miri semplicemente a “sostituire” il trombato Franco Cuomo, che, lo ricordo a me stessa e ai cittadini, è stato anche lui parte della maggioranza pur rappresentando un’anima profondamente diversa da essa.

Appare di ogni evidenza, quindi, che in questa situazione a san Giorgio del Sannio non esiste la minoranza.

La Rete delle Rose Rosse, che da sempre mira a dare voce e spazio ai cittadini tutti, in particolar modo a quelli non rappresentati, prima di intraprendere iniziative autonome e non concordate con alcuno a tutela dei cittadini stessi, chiede che venga in maniera pubblica e non tacita, acclarato da parte dei consiglieri di minoranza Carpenella e Castaldo, quanto segue:

- Il Laboratorio Civico Nuova San Siorgio, sorto per favorire la partecipazione dei cittadini, e da cui è scaturita la lista Nuova San Giorgio , di cui io stessa ho fatto parte, come dichiarato in tutti i comizi da Carpenella candidato sindaco, avrebbe dovuto nel corso del quinquennio di legislatura continuare il proprio lavoro in modo da portare in consiglio comunale le istanze dei cittadini discusse all’interno del Laboratorio stesso.

Viene facile pensare che le iniziative degli stessi consiglieri comunali, a laboratorio civico esistente, dovrebbero derivare da una precedente discussione ed analisi fatta all’interno del laboratorio.

Se così non è, come nel caso ultimo della proposta di Castaldo sull’Osservatorio sul Bene Comune non cordata e di cui nessuno sapeva niente, i consiglieri Castaldo e Carpenella HANNO IL DOVERE di dichiarare conclusa l’attività del laboratorio o comunque di chiamarsene fuori e dare la possibilità a tutti quanti hanno partecipato e collaborato al Laboratorio di autodeterminarsi e di agire in nome e per conto proprio o dell’associazione che rappresentano sempre in difesa e a tutela dei cittadini.

E nessuno venga poi a dirci che la nostra è una polemica sterile!

Non siamo alla ricerca di spazi di visibilità né ci interessa la polemica in senso stretto ma vogliamo come sempre fatto finora fare chiarezza anche alla luce dei tanti problemi che sembrano di respiro nazionale ma che coinvolgeranno ben presto anche la nostra piccola comunità, dal federalismo alle incombenze dell’ultima manovra finanziaria, alle problematiche relative ai rifiuti e alla vivibilità, e ai tanti altri balzelli che costeranno lacrime e sangue alla comunità.


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Ricominciamo!!!


domenica 17 luglio 2011

It's Holiday Time!!!



Non ce ne vogliano i nostri amici e sostenitori ma anche Rete Rose Rosse Campania si è presa un pò di meritato riposo!!!

A presto e buone vacanze a tutti!

lunedì 20 giugno 2011

Considerazioni sulla nota del consigliere di Nuova San Giorgio Antonio Castaldo pubblicata su Il Mattino del 18 giugno scorso

Aver ridotto l’arrivo di 70 persone provenienti dall’Africa soltanto ad un fenomeno di carattere sanitario e di ordine pubblico non ha reso giusto merito ad una comunità, quella sangiorgese, che si è sempre dimostrata aperta e accogliente verso i nuovi arrivati. Sarebbe davvero preoccupante se la nostra cittadina non avesse avuto le capacità istituzionali, di sicurezza, e di garanzia democratica tali da far vivere con serenità ai propri cittadini, un fenomeno sicuramente difficile, ma non drammatico, anche in virtù del numero esiguo dei nuovi arrivi rispetto ai cittadini residenti”.

Francamente considero assolutamente inopportuna per un consigliere comunale di opposizione questa dichiarazione alla stampa…dà tutta l'impressione che si sia creata una improvvisa simpatia e sinergia proprio con chi fino a ieri è strato oggetto di aspre critiche proprio sul tema delle garanzie democratiche...

Eppure, solo poco più di un mese fa, la mancanza di democrazia vissuta e partecipata è stato un cavallo di battaglia della nostra campagna elettorale…mi chiedo allora, si mentiva prima o si mente adesso?

Se l’amministrazione attuale è in totale continuità, di uomini e di pensiero, con la precedente e se la precedente ha, per oltre 10 anni, fatto il bello ed il cattivo tempo nell’amministrazione della cosa pubblica, vuoi davvero, caro Antonio, che non possa essere considerato legittimo qualche dubbio sulle modalità di gestione di questa emergenza?

Una cosa è la considerazione sulla partecipazione e sul coinvolgimento umano dei cittadini in questa vicenda, coinvolgimento che, lo si è visto in questi giorni, è stato notevole, ma altra cosa è la considerazione, troppo buonistica a mio avviso, sul fatto che a San Giorgio ci siano “capacità istituzionali, di sicurezza, e di garanzia democratica tali da far vivere con serenità ai cittadini” questa contingenza.

I cittadini non vivono con serenità non solo questa situazione ma molte altre e prendere sotto gamba questo fatto non rende merito al ruolo di opposizione cui il consigliere di minoranza Castaldo è stato eletto.

Il ruolo della minoranza è sicuramente quello di essere forza attiva di controllo, monitoraggio e supervisione sull’azione amministrativa, muovendosi al di là dei partiti di appartenenza, in favore di un obiettivo superiore, il bene comune.

E, poiché l’azione amministrativa, oltre che legittima ed imparziale, deve essere efficiente ed efficace, è qui che deve essere posta l’attenzione, non sulla capacità di accoglienza bensì su una organizzazione e gestione dell’emergenza in maniera efficiente ed efficace.

Come cittadina sangiorgese, sarei davvero felice se, come si legge tra le righe dell’articolo di Castaldo, l’amministrazione comunale avesse avuto la classica conversione sulla via di Damasco e si fosse, improvvisamente messa in cammino verso una democrazia reale, partecipata e condivisa, nel frattempo, però, mi sia concesso il beneficio del dubbio…

Del resto, se Albert Einstein era solito dire che "la cosa più importante è non smettere mai di domandare", una ragione deve pur esserci, no?

venerdì 10 giugno 2011

Randagismo a San Giorgio del Sannio: un problema che il Comune non può ignorare!

Lo scorso martedì sera una ragazzina di 12 anni, mentre percorreva il Viale Spinelli, è stata morsa alla gamba sinistra da un cane randagio, riportando lesioni guaribili in cinque giorni. La madre ha sporto denuncia ai Carabinieri.

Questa notizia è stata pubblicata sulla stampa locale, on line e cartacea, ed è una notizia, secondo noi, molto importante per due motivi: il primo perchè la mamma della bambina ha sporto denuncia e denunciare, come noi di Rete Rose Rosse Campania ben sappiamo, non è pratica diffusa per i cittadini di San Giorgio del Sannio; il secondo perchè in questi casi il Comune è pienamente responsabile dell'accdauto in virtù del mancato rispetto della legge n. 281/1991 («legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo») e delle conseguenti leggi regionali in materia (nel caso in esame la legge regionale della Campania n. 36/1993), il che significa che il Comune ha l'obbligo di vigilare costantemente sulla presenza di cani randagi sul proprio territorio, assumendo tutti gli opportuni provvedimenti per evitare che gli animali arrechino danno alle persone (tale obbligo, sempre secondo la legge, diventa ancora più stringente se all'ente locale sono pervenute nel tempo specifiche segnalazioni da parte dei cittadini sulla presenza dei cani).

Cosa fare, allora, a riguardo?

E' necessario, e non me ce vogliano gli uomini se per una volta diamo maggiore risalto agli animali, chiedere all'Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio un incontro urgente per parlare del problema randagismo e per andare a rispolverare, in virtù delle responsabilità che il Comune ha nei confronti dei cittadini per il mancato rispetto delle leggi sul tema, tutte le proposte che negli anni sono state fatte da cittadini ed associazioni sull'argomento.
Tale incontro è ancora più urgente se consideriamo il fatto che ad agosto 2010 a San Giorgio, secondo una stima fatta da Pasquale Casciello, referente per Benevento dell'Associazione Nazionale Accademia Kronos, erano presenti e circolanti per le strade, tra randagi e cani padronali non custoditi, circa 200 amici a quattro zampe.
A poco meno di un anno di distanza e con l'estate alle porte, il numero di randagi sarà sicuramente aumentato.

Pertanto, Elvira Santaniello, Rete Rose Rosse Campania, e Pasquale Casciello, Accademia Kronos, si fanno promotori di questo incontro e lo richiederanno ufficialmente, nei prossimi giorni, al Comune.



Chiunque, associazioni e singoli cittadini, vogliano collaborare a questa iniziativa possono dare la propria adesione ad Elvira Santaniello attraverso Facebook oppure scrivendo a elvirasantaniello@gmail.com

Abbiamo già ricevuto l'adesione ed il sostegno del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio

martedì 7 giugno 2011

Videospot sui 4 quesiti del Referendum del 12 e 13 Giugno 2011 a cura degli amici di ORA (Occorre Reagire Adesso)



Il 12 e il 13 giugno vota SI per dire NO!!!

Il nucleare uccide: flashmob contro il nucleare a cura della Rete Commons di Benevento

La Rete Commons di Benevento (composta dai nostri amici: Associazione Culturale Quinto Elemento; Comitato di Difesa Salute ed Ambiente di Sant'Arcangelo Trimonte; FIOM - CGIL; Centro Sociale Autogestito Depistaggio; Paduli GNU-Linux User Group), nell'ambito della manifestazione per i Beni Comuni "La chiamano merce ma il suo nome è vita", tenutasi presso Piazza Federico Torre a Benevento il 4 giugno scorso, ha dato vita a questo interessante FlashMob.



Il 12 e il 13 giugno vota SI per dire NO!!!

giovedì 2 giugno 2011

2 giugno: Festa degli Italiani!


‎Il 2 Giugno è la Festa della Repubblica Italiana.

Purtroppo, però, molti non sanno nemmeno il significato di questa festa, rimessa in auge, dopo alcuni decenni nel 2000 dal Presidente della Repubblica Ciampi.

Il 2 e 3 Giugno del 1946 venne effettuato un referendum istituzionale (fu anche la prima votazione aperta alle donne) con il quale gli Italiani dovevano decidere la forma di Governo, Monarchia o Repubblica.
In questo referendum vinse di quasi 2 milioni di voti la Repubblica, e i Monarchi, i Savoia, vennero esiliati.

La Festa del 2 Giugno è la nascita dell'Italia così come la intendiamo oggi.

Dunque, buon 2 Giugno a tutti noi Italiani!!!

mercoledì 25 maggio 2011

Parliamo di integrazione...

...in questi giorni a San Giorgio del Sannio si parla molto di integrazione per la presenza di circa 70 profughi dell'Africa centro occidentale...
A dire il vero, il discorso sull'integrazione Rete Rose Rosse Campania lo aveva aperto già da tempo tessendo ottime relazioni con la folta comunità romena presente in paese e creando le basi per un reale e concreto scambio interculturale.

A tale proposito, ringraziamo, oltre che gli amici romeni di San Giorgio del Sannio per il loro appoggio, anche il sito www.romeninitalia.com che ha hato ampio spazio alle nostre iniziative.

martedì 24 maggio 2011

L'analisi di Rete Rose Rosse Campania sul voto amministrativo a San Giorgio del Sannio

La scelta da parte di Rete Rose Rosse Campania di partecipare alle elezioni comunali a San Giorgio del Sannio attraverso la candidatura della Responsabile regionale Elvira Santaniello nella Lista Civica Nuova San Giorgio, è stata, a suo tempo, molto sofferta.

E lo è stata soprattutto perché eravamo consci della difficoltà da parte della comunità sangiorgese di comprendere quanto fosse necessario superare le barriere ideologiche e partitiche per trovare, invece, un comune denominatore nel bene del paese.

Tuttavia, abbiamo accettato proprio nel nome del bene comune e con lo scopo principale di mostrare ai cittadini che esiste una parte della comunità che non ha condiviso e non condivide il modus operandi della scorsa amministrazione, un modus operandi ai limiti della favoropoli e della parentopoli.

Tale scopo, dopo i risultati delle urne, deve considerarsi, ahinoi, solo parzialmente raggiunto, nonostante la squadra messa in campo fosse la migliore possibile, disomogenea nei colori politici ma assolutamente unita e compatta nei principi e negli obiettivi di trasparenza, partecipazione, sviluppo globale del paese e con un capitano che ben rappresentava i valori di tutto il gruppo.

Abbiamo potuto constatare, infatti, che a San Giorgio del Sannio ci sono 1281 cittadini che hanno condiviso la linea di pensiero e d’azione di Nuova San Giorgio, tuttavia, abbiamo anche dovuto constatare sul campo che il voto non è stato totalmente libero, visti i condizionamenti cui è stata sottoposta una fetta della popolazione da parte di alcuni notabili che hanno fatto valere le proprie posizioni di potere sulla reale volontà degli elettori.

Non vogliamo spingerci oltre nelle valutazioni su questo argomento, dal momento che potremmo incorrere in spiacevoli azioni giudiziarie nei nostri confronti, tuttavia, siamo certi che la nostra convinzione sia più che condivisibile.

Quello che è certo è che, indipendentemente dal risultato elettorale, Rete Rose Rosse Campania, attraverso il Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio, continuerà nella sua opera di monitoraggio a 360° sull’amministrazione del paese e continuerà a stimolare l’attenzione dei cittadini sulle tematiche a lei care, legalità, partecipazione, democrazia duale, sostenibilità, certa che prima o poi le città dormienti nel Sannio riusciranno svegliarsi da questo malefico incantesimo che le ha costrette e le costringe immobili e assopite.



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venerdì 20 maggio 2011

La prima grana per il neo sindaco Ricci

Da ieri la Croce Rossa Italiana, Comitato Provinciale di Benevento, è “impegnata nell’assistenza a circa 140 migranti dislocati nei Comuni di Campoli di Monte Taburno, San Giorgio del Sannio e Telese Terme. I profughi sono tutti di provenienza africana (Somalia, Nigeria, Costa d’Avorio, Sudan), maschi di età compresa tra i 19 ed i 45 anni."

Circa settanta di questi cittadini extracomunitari sono stati affidati a due residenze assistenziali nel centro San Giorgio del Sannio e nella frazione Cesine.

Eccola, dunque, la prima grana per il neo sindaco Ricci: ha dichiarato su Il Mattino di oggi e su diversi giornali on line che lui di tutta questa cosa non ne sapeva niente e che si è trattato di una sorta di sgarbo istituzionale nei confronti del Comune.

Ma secondo voi è verosimile questa affermazione, quando in paese la voce dei profughi da ospitare girava già da mesi prima delle elezioni?

E poi, è mai possibile che nei mesi scorsi l'ex sindaco non abbia mai parlato con l'allora vicesindaco di questa eventualità?

Alla faccia della continuità istituzionale ed amministrativa!!!

Se questo è l'inizio, amici miei, non oso pensare cosa saranno i prossimi 5 anni!!!

Nel frattempo, nel video che segue, un suggerimento al neo sindaco da parte di Rete Rose Rosse Campania:

mercoledì 27 aprile 2011

Sono in atto tentativi di inganno e raggiri nei confronti di anziani e persone indigenti a fini elettorali

Sono pervenute a Rete Rose Rosse Campania numerose segnalazioni relative a presunti tentativi di raggiro e di inganno nei confronti di anziani soli e persone indigenti a fini elettorali.

Ci è stato segnalato che, soprattutto nelle zone periferiche e di campagna e nei quartieri più popolari, numerose famiglie sembrerebbe abbiano ricevuto "visite" da parte di incaricati di alcuni candidati alle prossime elezioni amministrative, i quali incaricati sembrerebbe si siano fatti portavoce di interventi personali dei suddetti candidati a favore delle persone contattate.

Sembrerebbe che siano state offerti a persone anziane contributi in denaro (intorno ai 70 euro) e/o una spesa completa al supermercato in cambio del sostegno elettorale.

Ad alcuni, poi, sembrerebbe anche che sia stato detto che se non avessero espresso tale sostegno a favore del candidato giusto, avrebbero avuto problemi a ritirare la pensione o per l'esenzione del ticket sanitario.

Rete Rose Rosse campania invita i suoi amici e simpatizzanti a continuare a segnalare situazioni del genere affinchè ad esse venga dato risalto sulla stampa e presso gli organi di informazione e a cautelarsi attraverso diffide e segnalazioni all'autorità giudiziaria e/o di Polizia nei confronti di questi candidati che utilizzano metodologie non consentite.

lunedì 25 aprile 2011

...ahimè, a San Giorgio vige ancora il familismo feudale...E' TEMPO DI LIBERARLA!

Oggi, come già un anno fa, l’Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio ha deciso di non celebrare il 25 aprile, la Festa della Liberazione.

Questa scelta, che assolutamente non condividiamo, però, ci consente di fare una profonda riflessione politica: San Giorgio non celebra il 25 aprile e scientemente non può celebrarlo perché ancora non è stata liberata, San Giorgio non può festeggiare la liberazione perché ancora è succube di una cappa ombrosa attraverso la quale non riesce a scorgere nuove prospettive e un più florido futuro.

Ecco, allora, che diventa fondamentale ai fini di queste nuove conquiste di libertà il popolo, la comunità dei sangiorgesi, che, singolarmente e come unità popolare, hanno un ruolo fondamentale nella liberazione del proprio territorio.

Diventano e, con cognizione di causa, i partigiani del nuovo millennio e possono contribuire fattivamente alla reale liberazione della propria terra dai familismi, dai favoritismi, dalle clientele, dalle catene e dai legacci che per decenni l’hanno tenuta imprigionata!

A questo proposito, e come modello ed esempio per tutti quegli uomini e donne che hanno a cuore la concreta e reale emancipazione di San Giorgio del Sannio, Rete Rose Rosse Campania invita tutti i cittadini al ricordo della staffetta Gabriella, quella giovane Tina Anselmi che, con la sua bicicletta, portava notizie e materiali ai partigiani nascosti nelle campagne.

La partigiana Gabriella ha contribuito in prima persona al raggiungimento della libertà a partire dal Veneto ed ha sempre sostenuto, insieme a tanti illustri storici, che le donne sono state fondamentali per la Resistenza, dichiarando sempre e convintamente che la qualità della politica sarebbe migliore il giorno in cui ci fossero più donne, accanto agli uomini, a gestire i problemi del paese.

E lei stessa nel suo lungo percorso politico istituzionale ha contribuito a produrre il terreno fertile per la nostra carta costituzionale e per il voto alle donne del 1946 fino ad arrivare a quel suo progetto (L.833/78 ) da cui, poi, è nato il Servizio Sanitario Nazionale, che all’epoca fu una vera e propria rivoluzione.

Le donne di quella generazione hanno compiuto in massa il primo atto di una
grande battaglia ideale, politica, sociale. Il secondo atto, ora, tocca soprattutto alle
giovani, alle ragazze di oggi che insieme ed accanto agli uomini, devono impegnarsi per liberare ancora e ancora una volta, la propria terra.

sabato 23 aprile 2011

A San Giorgio del Sannio il rispetto delle norme sulla propaganda elettorale è un optional!!!

Cari concittadini,
siamo solo all'inizio della campagna elettorale ma, come si suol dire, il buongiorno si vede dal mattino!

In soli pochi giorni la nostra cittadina è stata già sommersa di manifesti elettorali abusivi di tutte le liste e le cassette postali dei palazzi sono già ingolfate da volantini e "santini" elettorali di tutte le compagini in lizza.

A ciò si deve, ahimè, aggiungere che numerosi balconi e finestre di noti studi di avvocati, geometri, medici, etc mostrano esposti sulle proprie inferriate loghi di lista, volti sorridenti di candidati e finanche belle foto di gruppo di una lista su sfondo agreste.

Tutto ciò, cari concittadini, è DANNOSO PER LA COMUNITA' nonchè ILLEGALE!!!

Infatti, anche se per i manifesti abusivi è stata approvata all'interno del Decreto Milleproroghe, una sanatoria preventiva che consente ai partiti di "sanare" l'affissione selvaggia con una multa di 1000 euro (da pagare entro il 31 maggio 2011), resta il fatto che tutta l'opera di ripulitura delle città è a carico del Comune e costituisce, quindi, un grosso danno per le tasche dei cittadini.

Per quanto riguarda i volantini ed i "santini" messi nelle cassette postali, invece,
il 3 marzo 2005, l’autorità per la privacy ha emanato un provvedimento (G.U. n. 64 del 18/03/05) che, rifacendosi al codice per la tutela dei dati personali (D.lgs. 196/2003), conferma e rafforza le “Disposizioni in materia di comunicazione e di propaganda politica” (provvedimento del 12/2/2004) cui si devono attenere i candidati e i partiti durante le campagne elettorali.
In virtù di queste norme, i cosiddetti “santini”, ovvero le cartoline di propaganda che gli elettori si ritrovano nella cassetta della posta devono essere distribuite previo obbligatorio consenso dei destinatari. Ove non fosse stato richiesto il consenso, o non fosse da parte del candidato o organismo politico stata data informazione sulle finalità di utilizzo dei dati o alla richiesta dell’interessato non venisse fornito un riscontro idoneo, il cittadino può rivolgersi all’autorità giudiziaria e/o presentare reclamo al Garante per la privacy.

Per cautelarsi e per non essere disturbati da tutti questi volantini, spesso indesiderati, i cittadini possono apporre sulla propria cassetta postale un cartellino recante la seguente scritta: “Ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo n. 196/2003 (norme sulla privacy), è vietato inserire nelle cassette postali depliant, volantini e altro materiale pubblicitario senza il consenso del condómini, ad eccezione degli stampati postali. I contravventori potranno essere denunciati al Garante per la protezione dei dati personali per le sanzioni di legge".

Infine, per quanto riguarda i manifesti, i loghi e le foto di lista esposti sui balconi o dietro le finestre di appartamenti, studi professionali, negozi, o comunque, di proprietà private, è bene ricordare che a partire dal 30° giorno antecedente il voto è vietata qualsiasi affissione fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune (disciplina della propaganda eletorale, 8 aprile 1980, n.1943/V).

Cari concittadini, riflettete su queste cose prima di andare a votare: chi contravviene alle leggi sapendo di contravvenire e chi provoca un danno palese alle casse comunali dal momento che per pulire i danni da lui provocati si useranno i soldi dei cittadini (e non è possibile che questi signori non siano al corrente delle leggi, visto che stiamo parlando di candidati che sono, comunque, amministratori uscenti), come amministrerà la cosa pubblica? Chi è irrispettoso delle leggi prima, potrà redimersi immediatamente dopo essere stato eletto?

A voi l'ardua sentienza!!!

venerdì 22 aprile 2011

Come reagire all'indesiderata pubblicità elettorale nelle nostre cassette postali

Oggi ho trovato all'interno del mio palazzo ragazzi che mettevano volantini e santini elettorali nelle cassette postali. A loro e a chi li ha mandati ricordo che ciò è illegale.

Il 3 marzo 2005, l’autorità per la privacy ha emanato un provvedimento (G.U. n. 64 del 18/03/05) che, rifacendosi al codice per la tutela dei dati personali (D.lgs. 196/2003), conferma e rafforza le “Disposizioni in materia di comunicazione e di propaganda politica” (provvedimento del 12/2/2004) cui dovranno attenersi i candidati e i partiti durante le campagne elettorali. In virtù di queste norme, i cosiddetti “santini”, ovvero le cartoline di propaganda che gli elettori si ritrovano nella cassetta della posta, a partire dal 30 giugno 2005 devono essere distribuite previo obbligatorio consenso dei destinatari. Ove non fosse stato richiesto il consenso, o non fosse da parte del candidato o organismo politico stata data informazione sulle finalità di utilizzo dei dati o alla richiesta dell’interessato non venisse fornito un riscontro idoneo,il mio consiglio è quello di rivolgersi all’autorità giudiziaria o di presentare reclamo al Garante per la privacy.

Intanto, per provare a dissuadere i candidati invadenti, Rete Rose Rosse Campania invita tutti i sangiorgesi cui non piace che le proprie cassette postali vengano ingolfate da centinaia di santini e volantini, ad apporre sulla propria cassetta postale un cartellino ben visibile con questa avvertenza: “Ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo n. 196/2003 (norme sulla privacy), è vietato inserire nelle cassette postali depliant, volantini e altro materiale pubblicitario senza il consenso del condómini, ad eccezione degli stampati postali."

martedì 19 aprile 2011

Tu sporchi, io non ti voto!

Le elezioni si vincono anche rimanendo fedeli ai propri principi e convinzioni!!!
Io ho scelto di non utilizzare manifesti e non utilizzare collaboratori e distributori di materiale elettorale pagati in nero.

La legalità e la trasparenza non si predicano ma si applicano in prima persona. ANCHE LA FORMA E' SOSTANZA!!!

Rete Rose Rosse Campania sostiene ed appoggia la campagna "Tu sporchi io non ti voto" contro le affissioni abusive di BCR Magazine e BMagazine...il Presidio di Legalità e Giustizia comincerà ad inviare segnalazioni anche da San Giorgio del Sannio a partire da oggi...

sabato 16 aprile 2011

la riduzione dei fondi per il trasporto pubblico colpisce anche San Giorgio del Sannio ma di questi argomenti in campagna elettorale non si parla...

Leggo da Il Sannio Quotidiano di ieri 15/04/2011 che il nuovo quadro dei collegamenti tracciato dalla provincia (la ormai famosa delibera 964/2010 della Giunta regionale che ha disposto la riduzione del monte chilometrico complessivo e dei relativi trasferimenti finanziari) determinerà da qui a pochi giorni tagli su tutte le linee ed anche probabili aumenti nel costoi dei biglietti.

La delibera 964/2010 prevede la “predisposizione dell'offerta del servizio di trasporto pubblico locale ottimizzata negli orari e nelle frequenze, avendo cura di minimizzare le sovrapposizioni, di ridurre il servizio nei giorni festivi, nella fascia mattinale e morbida, nel periodo estivo, nonché di eliminare le corse cosiddette “mercatali” e quelle a scarsa frequentazione”. In pratica, nessun collegamento intercomunale verrà soppresso ma per molti è prevista la cancellazione di alcune corse attualmente in vigore.

Per quanto riguarda il collegamento San Giorgio - Benevento Verranno soppresse 4 corse:
sulla linea San Nazzaro – San Giorgio del Sannio – Benevento
soppresse le corse delle ore: 9.00 - 9.25 – 15.00 - 15.25 -

L'attuazione di questo nuovo quadro dei collegamenti ha determinato la riscrittura dei contratti con tutte le 18 ditte operanti sul territorio provinciale. La Provincia ha trasmesso i nuovi schemi alle aziende chiedendo l'accettazione delle nuove condizioni di servizioed ha hato agli operatori l'unica chance di formulare proposte alternative che non modifichino però l'impostazione tracciata dalla delibera.
Il tutto a danno dei cittadini , dei pendolari, di chi non ha la patente e di chi preferisce non usare l'auto bensì i mezzi pubblici.

Mi auguro che anche di queste problematiche, che rendono San Giorgio ancora più marginale, si parli in campagna elettorale e soprattutto si facciano a riguardo proposte sensate relative ad es. a linee di navette, magari elettriche, che colleghino i comuni limitrofi del medio Calore con Benevento.

mercoledì 6 aprile 2011

L'Italia degli amministratori virtuosi a Report (3 aprile 2011)

La politica al servizio dei cittadini e delle comunità esiste!!! Starà a noi, quando andremo a votare,scegiere chi è più vicino a questi temi e a questa sensibilità!!!

lunedì 4 aprile 2011

Un'idea di economia applicabile a tutti i campi: l'economia della sostenibilità praticata dai Comuni Virtuosi.

Dopo gli arredi ecologici per la nuova scuola media, la stampa in carta riciclata del periodico comunale, l’acquisto di apparecchiature tecnologiche e l’utilizzo di pannolini lavabili per i bimbi che frequentano il nido comunale, il Comune di Colorno (PR) ha inserito un’importante novità nel capitolato per la gestione delle mense scolastiche: con l’inizio del nuovo anno la ditta aggiudicataria del servizio sarà tenuta a distribuire ai bambini esclusivamente acqua del rubinetto, che non solo è più controllata ed economica, ma che riduce drasticamente la produzione dei rifiuti, oltre che l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto per migliaia di chilometri di interi bancali di bottiglie di plastica.
Con questa iniziativa Colorno prosegue l’opera di introduzione degli acquisti verdi avviata dal Comune a partire dal 2004.
Nel progetto della mensa scolastica è inoltre previsto un utilizzo consistente di prodotti biologici, tipici e di stagione, oltre che l’introduzione di prodotti provenienti dal circuito del commercio equo e solidale. La ditta, oltre a ciò, è anche tenuta a rendere disponibile il materiale a perdere in caso il Comune intenda attivare il progetto “Social Market” per la distribuzione gratuita di derrate alimentari che, in questo modo, si trasformano da rifiuti da smaltire a opportunità di integrazione sociale.
Per il trasporto dei pasti dal centro di cottura alle mense scolastiche la ditta dovrà utilizzare esclusivamente mezzi ecologici, così come per la pulizia dei locali dovranno essere usati solo detersivi a basso impatto ambientale.
Il caso di Colorno dimostra quindi come, introducendo dei vincoli semplici e chiari, sia possibile rendere realmente sostenibile un servizio pubblico importante come la refezione di una scuola o di un ospedale.



Basta cemento, basta nuove costruzioni, basta vedere il territorio rosicchiato dall’edilizia. Cassinetta di Lugagnano, comune di circa 1800 abitanti in provincia di Milano ha deciso un Piano Strutturale Comunale a crescita zero e per questo ha vinto il Premio Nazionale dei Comuni virtuosi nella sezione “gestione del territorio”.
Il Sindaco Domenico Finiguerra è stato eletto nel 2007 in una lista civica e la decisione di adottare la “crescita zero” è pienamente condivisa dai suoi concittadini che lo hanno approvato dopo aver partecipato a numerose assemblee pubbliche e dunque per i prossimi 5 anni non sono previste nuove costruzioni.

Cassinetta di Lugagnano è nel Parco Lombardo della Valle del Ticino in un area fertile che va da Melegnano a Legnano.Dice il Sindaco Finiguerra nella sua relazione presentata ai Colloqui di Dobbiaco 2008:
Così, nelle aree agricole a sud della Provincia di Milano, spesso si posano gli occhi dei grandi imprenditori immobiliari e degli speculatori. E nelle zone di maggior pregio, l’attenzione è ancora più grande. E’ infatti certamente più attraente un insediamento residenziale nei pressi di una riserva naturale, magari tutelata dall’Unesco, rispetto ad una villetta a schiera nella periferia già urbanizzata di Milano.
In accordo con i suoi cittadini è iniziato uno scambio di idee e proposte che aiutasse il sindaco e i suoi amministratori a trovare le risorse necessarie a compensare le fiscalità che non sarebbero entrate da nuova urbanizzazione.
La prima scelta stata quella di ridurre le spese: nessuno staff per il primo cittadino e per gli assessori, niente ufficio stanmpa, l’unica auto blu è una Panda verde e ognuno si muove con i propri mezzi, treno o bici. E un passo è stato fatto anche verso la “finanza creativa”.
Ad esempio il numero dei matrimoni celebrati a Cassinetta è cresciuto notevolmente grazie anche al ai luoghi incontaminati che si prestano come splendida cornice al giorno più bello e dunque sindaco e assessori sono a disposizione della celebrazione nelle ville settecentesche anche in orari strani (ma a prezzo maggiorato).
Dal lato edilizio così l’Amministrazione è riuscita a recuperare e riutilizzare edifici già asistenti; ha programmato piste ciclopedonali per disincentivare l’uso dell’auto e ha iniziato progetti per la tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e per la salvaguardia dell’agricoltura. Dice il Sindaco Finiguerra:
Consumo di suolo che talvolta diventa spreco: sono centinaia i capannoni vuoti e le case sfitte. Tutto suolo rubato all’agricoltura, senza nessun beneficio, né sull’occupazione né sulla qualità della vita dei cittadini.


Nel 2010 il vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Tavarnelle Val di Pesa, Davide Baroncelli, insieme a Serena Losi dell’ufficio ambiente e a Simone Dallai, responsabile del servizio assesto del territorio, hanno ricevuto il premio “EMAS Awards 2010” assegnato dalla Commissione Europea alle organizzazioni europee che hanno dimostrato di eccellere nell’ecogestione delle proprie attività, nella tutela dell’ambiente e nell’uso sostenibile delle risorse.
Il Comune di Tavarnelle Val di Pesa è da sempre molto sensibile ed attento alle problematiche ambientali e ritiene la tutela dell’ambiente uno dei principali obiettivi. Infatti, l’amministrazione ha avviato numerosi progetti ambientali e ha inserito criteri di salvaguardia dell’ambiente in tutti gli strumenti di governo del territorio (piano strutturale, regolamento urbanistico, regolamento edilizio, regolamento contro l'inquinamento luminoso) contribuendo a creare una coscienza diffusa delle problematiche ambientali e promuovendo la prevenzione, la riduzione e la differenziazione dei rifiuti e l’uso sostenibile delle risorse.

domenica 3 aprile 2011

Ma San Giorgio del Sannio cosa fa per le energie rinnovabili? Ha aderito ai protocolli d'intesa? O ce lo spacceranno come tema di campagna elettorale?

Da qualche giorno è on line all’indirizzo http://pattodeisindaci.upinet.it il sito dell’Unione delle Province d’Italia sul Patto dei Sindaci, l’iniziativa europea che ha l’obiettivo di promuovere e sviluppare la diffusione di energia da fonti rinnovabili
Il sito, promosso a cura del responsabile ambiente dell’Upi e Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, raccoglie e sistematizza tutte le informazioni, le buone pratiche, le normative europee e nazionali del settore ed è diretto a favorire la collaborazione tra istituzioni locali, nazionali ed europee e le forze economiche.
Voglio ricordare, a tale proprosito, che la Provincia di Potenza ha ricevuto il premio “Comuni rinnovabili 2011” per il progetto “Scuole ecologiche in scuole sicure” e che, invece, la Provincia di Benevento, nonostante il suo assessore all'Ambiente Gianvito Bello sia anche il Presidente del Patto delle Province del Mezzogiorno dall'aprile 2009, arranca ancora nell'uso delle rinnovabili sul territorio.

Sono 40 le Province, compresa Benevento, che hanno aderito al Patto dei sindaci per le energie rinnovabili e già 2 anni fa ad aprile 2009 furono siglati i Protocolli d’intesa per lo sviluppo energetico sostenibile tra la Provincia e 77 comuni del Sannio.

A questo proposito, Rete Rose Rosse Campania chiede al consigliere provinciale nonchè Assessore al Patrimonio e Vicesindaco di San Giorgio del Sannio, Ricci, prossimo candidato sindaco di San Giorgio del Sannio, di dire, per favore, ai cittadini, adesso, e non in campagna elettorale, se il Comune di San Giorgio ha siglato questi protocolli d'intesa e quali sono state finora le misure prese dal Comune per le energie rinnovabili.

sabato 2 aprile 2011

Ma un resoconto concreto, e soprattutto documentato, di fine consiliatura si potrà avere, o no?

Qualche giorno fa il Sindaco Giorgio Nardone ha pubblicato su “Il Sannio Quotidiano” un articolo di commiato alla comunità sangiorgese amministrata per 10 anni.
Un articolo commovente, tutto ispirato al suo spirito di servizio alla comunità ed ai risultati ottenuti in termini di risanamento economico, di realizzazione del programma elettorale e di concretizzazione della memoria storica del territorio.
Tuttavia, a parte la citazione relativa ai tre monumenti (due già eretti, uno al guerriero sannita e uno al Gruppo di Combattimento Friuli e il terzo, erigendo, all’emigrante) non mi pare, anche dopo una lettura approfondita, di rinvenire nell’articolo quali siano le opere concrete che hanno fatto seguito (e cito testualmente) all’aver “messo in campo ogni sforzo e risorsa disponibile per rendere l’amministrazione pubblica più efficiente e vicina alla società civile, per cogliere ed interpretare le aspettative di tutti i cittadini, indistintamente dal loro sentire politico, per garantire la tutela della legalità e la serena ed ordinata convivenza civile”.

Allora, visto che è il Sindaco stesso ad invitare la cittadinanza alla verifica del suo operato, “valuterete voi questo mio decennio amministrativo” scrive, voglio accogliere questo invito e provare a fare una valutazione di questi 10 anni con Nardone al timone dell’Amministrazione Comunale.

Per farlo, però, considerato anche il fatto che è stato lo stesso Sindaco a non dare ai cittadini i dati utili per fare una valutazione oggettiva, mi toccherà, necessariamente basarmi su ciò che di negativo è stato frutto del suo mandato e che, a prescindere dal suo volere, è arrivato a conoscenza dei cittadini.

Vado a memoria:
cementificazione selvaggia;disastro ambientale (vedi incendio del Capannone Barletta e il depuratore di Gianguarriello per il quale il dott. Nardone è anche indagato dalla Procura); inadeguatezza dell’impianto fognario; inadeguatezza del manto stradale in centro e situazione vergognosa delle strade in periferia; vivibilità zero; continuo e costante aumento di furti (non ultimo un furgone dell’immondizia); continuo e costante aumento del consumo di alcol e di droghe (con arresti ormai all’ordine del giorno di spacciatori e consumatori bambini e costante disattenzione da parte degli esercenti [nonché della Polizia Urbana]del divieto di commercio di bevande alcoliche ai minori); inadeguatezza e/o assenza di servizi per le categorie deboli (diversamente abili, anziani autosufficienti e non, famiglie disagiate, bambini); inadeguata programmazione ed attuazione in tema ambientale e di sostenibilità (scarsi risultati nella raccolta differenziata, nessun utilizzo di energie alternative, assenza assoluta di spazi verdi e parchi giochi, assenza di un’isola ecologica, etc); inadeguata programmazione ed attuazione in tema di welfare (prova ne è la chiusura della Telsey ed il licenziamento della maggior parte dei dipendenti); inadeguato utilizzo, in tempo di crisi economica e di necessità del rispetto del patto di stabilità, di risorse economiche della comunità per attività accessorie e non funzionali allo sviluppo e/o al miglioramento della comunità (vedi notti bianche, contributi a pioggia per associazioni “vicine” all’Amministrazione, monumenti etc); il mancato adeguamento dello Statuto Comunale al T. U. degli Enti Locali (Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) per quanto riguarda le condizioni di pari opportunità tra uomo e donna nell’Amministrazione Comunale (art. 6 comma 3 del T. U.) e per quanto riguarda la partecipazione popolare all’amministrazione locale e le garanzie necessarie relativamente al tempestivo esame delle istanze dei cittadini ( art. 8 commi 3, 4, 5 del T.U.); inadeguati livelli di partecipazione della cittadinanza all’amministrazione della cosa pubblica.


Da questo elenco, parziale e sicuramente implementabile, si evince chiaramente che la decennale consiliatura di Giorgio Nardone, al di là dei dettagli relativi all’ordinaria amministrazione, non ha lasciato, oltre ai monumenti, alcuna operazione che possa essere riconducibile agli interessi della collettività né nel campo della produzione di lavoro né nella partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa né nell’ottica della vivibilità del paese.
I molti punti sopra evidenziati, tutti negativi, invece, lasciano irrisolti, a partire dai risultati delle indagini sull’incendio del capannone Barletta al depuratore di Gianguarriello, una serie di problematiche tutt’ora in essere che determinano grave nocumento per la collettività.

La Rete delle Rose Rosse Campania, perseguendo la legalità sul territorio, augura, ovviamente, a Giorgio Nardone, di provare la propria innocenza nei provvedimenti che lo vedono indagato ma, nel contempo, chiede, in ossequio alla trasparenza, al Sindaco e all’Amministrazione Comunale uscente che si faccia, alla fin della consiliatura, un reale, concreto e soprattutto documentato bilancio consuntivo rispetto ai punti di cui sopra.
Nel contempo, opererà sul territorio affinché i cittadini e le cittadine possano conoscere quali sono le reali iniziative, ammesso che ve ne siano, messe in atto dall’amministrazione ancora in carica per risolvere tutti i problemi elencati.