sabato 23 aprile 2011

A San Giorgio del Sannio il rispetto delle norme sulla propaganda elettorale è un optional!!!

Cari concittadini,
siamo solo all'inizio della campagna elettorale ma, come si suol dire, il buongiorno si vede dal mattino!

In soli pochi giorni la nostra cittadina è stata già sommersa di manifesti elettorali abusivi di tutte le liste e le cassette postali dei palazzi sono già ingolfate da volantini e "santini" elettorali di tutte le compagini in lizza.

A ciò si deve, ahimè, aggiungere che numerosi balconi e finestre di noti studi di avvocati, geometri, medici, etc mostrano esposti sulle proprie inferriate loghi di lista, volti sorridenti di candidati e finanche belle foto di gruppo di una lista su sfondo agreste.

Tutto ciò, cari concittadini, è DANNOSO PER LA COMUNITA' nonchè ILLEGALE!!!

Infatti, anche se per i manifesti abusivi è stata approvata all'interno del Decreto Milleproroghe, una sanatoria preventiva che consente ai partiti di "sanare" l'affissione selvaggia con una multa di 1000 euro (da pagare entro il 31 maggio 2011), resta il fatto che tutta l'opera di ripulitura delle città è a carico del Comune e costituisce, quindi, un grosso danno per le tasche dei cittadini.

Per quanto riguarda i volantini ed i "santini" messi nelle cassette postali, invece,
il 3 marzo 2005, l’autorità per la privacy ha emanato un provvedimento (G.U. n. 64 del 18/03/05) che, rifacendosi al codice per la tutela dei dati personali (D.lgs. 196/2003), conferma e rafforza le “Disposizioni in materia di comunicazione e di propaganda politica” (provvedimento del 12/2/2004) cui si devono attenere i candidati e i partiti durante le campagne elettorali.
In virtù di queste norme, i cosiddetti “santini”, ovvero le cartoline di propaganda che gli elettori si ritrovano nella cassetta della posta devono essere distribuite previo obbligatorio consenso dei destinatari. Ove non fosse stato richiesto il consenso, o non fosse da parte del candidato o organismo politico stata data informazione sulle finalità di utilizzo dei dati o alla richiesta dell’interessato non venisse fornito un riscontro idoneo, il cittadino può rivolgersi all’autorità giudiziaria e/o presentare reclamo al Garante per la privacy.

Per cautelarsi e per non essere disturbati da tutti questi volantini, spesso indesiderati, i cittadini possono apporre sulla propria cassetta postale un cartellino recante la seguente scritta: “Ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo n. 196/2003 (norme sulla privacy), è vietato inserire nelle cassette postali depliant, volantini e altro materiale pubblicitario senza il consenso del condómini, ad eccezione degli stampati postali. I contravventori potranno essere denunciati al Garante per la protezione dei dati personali per le sanzioni di legge".

Infine, per quanto riguarda i manifesti, i loghi e le foto di lista esposti sui balconi o dietro le finestre di appartamenti, studi professionali, negozi, o comunque, di proprietà private, è bene ricordare che a partire dal 30° giorno antecedente il voto è vietata qualsiasi affissione fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune (disciplina della propaganda eletorale, 8 aprile 1980, n.1943/V).

Cari concittadini, riflettete su queste cose prima di andare a votare: chi contravviene alle leggi sapendo di contravvenire e chi provoca un danno palese alle casse comunali dal momento che per pulire i danni da lui provocati si useranno i soldi dei cittadini (e non è possibile che questi signori non siano al corrente delle leggi, visto che stiamo parlando di candidati che sono, comunque, amministratori uscenti), come amministrerà la cosa pubblica? Chi è irrispettoso delle leggi prima, potrà redimersi immediatamente dopo essere stato eletto?

A voi l'ardua sentienza!!!

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