Ecco, dunque, svelato l'arcano!!!!
Il grosso masso apparso da qualche giorno nei giardinetti di Viale Spinelli a San Giorgio del Sannio altro non è che un cippo commemorativo in memoria del Gruppo di Combattimento Friuli costituitosi a San Giorgio del Sannio nel settembre del 1944.
San Giorgio, dunque, sembra voler diventare un paese che, nel ricordo dei militi, noti ed ignoti, guerrieri sanniti e combattenti per la Liberazione, vuole concretizzare il suo novello Risorgimento!!!
Peccato, però, che i valori che questi militi sanniti e moderni incarnano, libertà, giustizia, onestà e pace (come ha scritto il nostro Sindaco nella prefazione del libro dedicato al Gruppo di Combattimento Friuli) fanno un pò a cazzotti con la gestione ormai ultradecennale del territorio da parte di tanti tra amministratori comunali e provinciali, rappresentanti delle forze dell'ordine, parlamentari e chi più ne ha più ne metta, i quali hanno fatto e fanno delle parole la loro più grande forza a discapito dei fatti e della buona programmazione amministrativa e gestione della cosa pubblica!
Non sono di certo soltanto i libri e i cippi commemorativi a tener viva la memoria di chi ha contribuito con la vita a sconfiggere l'esercito tedesco, sono le azioni amministrative volte al bene comune e al progresso e sviluppo globale della comunità paese a tenere alta la memoria di chi ci ha preceduto!!!
Le parole, ahimè, se le porta via il vento e, prima o poi anche le lapidi vengono sgretolate dall'erosione dei fattori atmosferici...
Le azioni, invece, i fatti concreti a beneficio della comunità rimangono nel tempo a testimonianza perenne di saggezza amministrativa e di grande senso della comunità.
Nelle note biografiche di Mariano Bocchini, autore del libro sull Gruppo di Combattimento Friuli, si legge che il suddetto dott. Bocchini è convinto che dimenticare significa tradire la propria terra a danno delle generazioni future...
Gli rispondo amichevolmente che le generazioni future sono sicuramente tradite, umiliate, private di un futuro degno di questo nome principalmente da chi, pur apparentemente memore del passato grazie ai libri e ai monumenti, nulla fa per assicurare loro anche un degno presente attraverso un'amministrazione lucida, attenta, totalmente rivolta al bene comune, rispettosa dei propri doveri e degli altrui diritti!!!
E infine: nelle parole del Sindaco e del Presidente del Circolo Trieste, editore del libro, si percepisce chiaramente che il contributo economico del Comune nell'impegno editoriale, di comunicazione e di realizzazione di questi doveri di celebrazione è stato fondamentale, anzi determinante.
Ebbene, con tutto il rispetto per il nostri doveri di memoria storica, non avrebbe avuto un altrettanto significativo valore commemorativo dedicare i restauri (necessari, se non indispensabili ormai) del nostro fantomatico parco urbano ai giovani soldati caduti invece che dedicare loro uno scoglio in mezzo alle panchine di ferro e di cemento???
Nessun commento:
Posta un commento